Nelle aziende italiane e nelle Pubbliche Amministrazioni si sta diffondendo il fenomeno dello Smart Working, modalità di lavoro che può essere definita come una vera e propria filosofia
manageriale fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui
risultati. Lo Smart Working, definito dalla Legge 81 del 2017, è stato ulteriormente ridimensionato dalle recenti disposizioni emanate dal Governo Italiano, nelle misure restrittive, adottate in fase di
emergenza per contrastare il Coronavirus.
Si tratta quindi di una “sfida” che le aziende e le pubbliche amministrazioni
italiane, devono vincere a tutti i costi, non solo per contrastare la diffusione del Covid-19, ma in un’ottica proiettata verso il futuro.
Non sempre è facile adattarsi ai cambiamenti imposti da un evento in
genere, specialmente, se si tratta di una pandemia, ma è proprio nei momenti di difficoltà che deve emergere la parte migliore
di ciascuno di noi: l’”ingrediente” giusto che da “sapore” alla sfida che ci attende.
S.T.A.R.T., un Think Tank, formato prevalentemente da professionisti siciliani, ha deciso di accettare tale sfida. È in pratica un “Serbatoio di Pensiero Made in Sicily”, composto da persone
accomunate dalla voglia di reagire e che vogliono proporre delle soluzioni per rilanciare l’economia siciliana. S.T.A.R.T. (Sicilian Talents A Real Transformation) è un gruppo eterogeneo di professionisti in
diversi settori: Manageriale, Finanziario, Marketing, Comunicazione, Diritto Internazionale ecc., che si propongono come umili generatori di valori, in grado di contribuire alla ripresa delle aziende siciliane.
“Siamo un gruppo di professionisti e come tali non ci piace attendere. Siamo siciliani, italiani, europei e internazionali, bianchi, neri, di diversa religione e che parlano diverse lingue. Poco importa se abbiamo effettuato percorsi di studio diversi: diritto, economia, ingegneria, se
indossiamo la toga in tribunale o il casco nei cantieri.
Ciò che importa e che ci accomuna, con il sorriso e la giusta determinazione, è la creazione da zero di qualsiasi forma di bene e servizio in grado di generare un valore, economico, sociale e professionale.
Proviamo a migliorarci ogni giorno, per migliorare le imprese che lavorano e creano sviluppo nei territori in cui viviamo. Tutto è iniziato prima del Coronavirus, attraverso la piattaforma LinkedIn
ed altri Social Network che hanno permesso di farci conoscere.
Il disagio mondiale causato dal Coronavirus, ci ha obbligati a non restare fermi e di attendere quindi che finisse, ma di reagire con la ferma volontà di inseguire dei sogni da realizzare.
Cresciamo giorno dopo giorno e non ci fermiamo davanti ad ostacoli e a possibili limiti, facciamo molto brain-storming in video conferenza, valutando rischi e tempistiche, lavoriamo in gruppo,
supportandoci a vicenda, sempre e solo adottando un’unica linea di pensiero che ci accomuna: ‘Hai un’idea? Sviluppiamola!’.
Non siamo né uno studio di consulenza associato, né una società di capitali o di persone, siamo professionisti del 2020, quelli che capiscono le esigenze del tempo, che vedono in un giovane un potenziale di esperienze ed un possibile talento ancora nascosto e fanno in modo di far emergere
dalla quella mente tutto ciò che di positivo è in quel ragazzo o ragazza, giovane o meno giovane.
Il metodo? Semplice: un messaggio in gruppo, accompagnato dall’oggetto dell’incontro ed il conseguente invito ad ognuno di noi per interfacciarsi, per realizzare ciò che è portato a fare, dal
compito più semplice a quello più complesso.
Quel che ci contraddistingue, anche se non ci siamo mai visti di presenza (tranne in qualche occasione prima dell’emergenza), è di avere avuto ‘fiuto’, avere intuito cioè la sicurezza che dopo aver visto i profili di ognuno, di essere consapevoli che la volontà di creare è essa stessa una valida
garanzia di fiducia e di rispetto per ognuno di noi”.