L’ospedale San Biagio di Marsala – che per tanti anni ha servito la città e che poi è stato chiuso per lo stato di degrado in cui versava con il trasferimento dei reparti nella nuova e più moderna struttura del Paolo Borsellino – tornerà a breve a funzionare per diventare il nuovo ospedale dedicato ai pazienti Covid per la provincia di Trapani. L’ospedale Paolo Borsellino tornerà invece alle sue regolari funzioni probabilmente già dal prossimo 18 maggio.
La realizzazione della nuova area Covid nell’ospedale San Biagio, dove in questo momento è già in ristrutturazione la guardia medica, dovrà avvenire in tempi rapidi: secondo i programmi della Regione dovrebbe essere operativo fra la fine di ottobre e i primi quindici di giorni di novembre.
Lo ha annunciato ieri l’assessore regionale alla Salute Ruggiero Razza in un incontro che si è svolto a Marsala, presso Sala delle Lapidi, alla presenza di tanti esponenti della politica locale e dei giornalisti.
“Non possiamo permetterci di ritenere superata l’emergenza. – ha detto Razza ricordando che tutte le prime aree di contagio sono state sottoposte ad una seconda ondata. In previsione di un ipotetico ritorno del virus anche in Italia in autunno, il sistema sanitario dovrà sfruttare questi mesi per programmare la gestione di tale eventualità.
“Dobbiamo immaginare – ha detto Razza – un sistema sanitario in grado, in autunno, di fare tesoro di questa straziante epidemia e di essere pronto con strutture adeguate”.
E’ per tale motivo che si è dovuto pensare ad una struttura destinata ad ospitare i malati da Covid 19 o da altri eventuali pandemie con personale formato e luoghi separati dal resto del sistema sanitario.
L’assessore regionale ha fatto sapere che sono state valutate tutte le strutture della provincia alla ricerca di quella che potesse essere meglio utilizzabile nell’immediato futuro, dove fare un investimento che potesse rappresentare un’occasione di crescita per la sanità del territorio.
Si è arrivati così al progetto di ristrutturazione ex ospedale San Biagio.
Il presidente della Regione inserirà la riqualificazione del San Biagio tra i progetti cardine della fase due, al quale destinare un intervento con una disposizione nell’ambito dell’ordinanza nazionale della Protezione civile di cui è soggetto attuatore.
“E’ una doppia sfida. – ha detto Razza – Di tratta di rimettere in piedi una struttura che ha servito il territorio per tantissimi anni, di avere una struttura che non paralizzi la normale attività giornaliera del Paolo Borsellino e di realizzare tutto ciò entro ottobre o i primi 15 giorni di novembre. Sarà quindi una sfida di amministrazione, di buona politica, di programmazione sanitaria”.
Proprio ieri il ministro Speranza ha annunciato che, nel decreto maggio, saranno previsti interventi per la realizzazione di aree dedicate al Covid con un impegno da parte dello Stato di oltre di 1 miliardo e 500 milioni di euro.
“Tutti gli interventi che si devono realizzare in Sicilia e che saranno avviati con le risorse della programmazione extra-regionale – ha spiegato Razza – potranno essere rifinanziate dopo l’approvazione del decreto. Questo diventerà un ulteriore valore aggiunto perché ci permetterà di attivare le strutture in tempi rapidi”.
Razza ha inoltre parlato della “sfida della digitalizzazione”: l’assessore Razza ha infatti fato sapere di avere adottato un decreto regionale per il monitoraggio domestico dei pazienti in isolamento domiciliare, una sorta di “prova generale” per l’assistenza a distanza di pazienti cronici.
L’assessore Razza ha anche evidenziato la necessità di rimodulare tutta l’organizzazione sanitaria regionale abbandonando l’idea di concentrare le forze sulle grandi aree di Palermo e Catania per dare invece un nuovo ruolo alle strutture dislocate su tutto il territorio regionale rivalutando quindi la medicina del territorio.
All’incontro hanno preso parte il Sindaco della Città di Marsala, dott. Alberto Di Girolamo, il direttore dell’Asp di Trapani, Fabio Damiani, l’assessore Mimmo Turano, gli onorevoli Eleonora Lo Curto, Sergio Tancredi e Stefano Pellegrino rappresentanza dell’Ars e il dott. Rino Ferrari, Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Trapani.
Da più parti si ribadito che quella di dedicare il Paolo Borsellino ai pazienti Covid è stata una scelta “sofferta ma necessaria” ma ora, ciò può trasformarsi un’occasione di potenziamento.
Su questo è intervenuto anche il Sindaco della Città di Marsala, Alberto Di Girolamo che si è rivolto all’assessore Razza evidenziando come da qui si possa ripartire per rafforzare la struttura marsalese: “Potrebbe essere l’occasione – ha detto Di Girolamo – per realizzare a Marsala un reparto di malattie infettive, autonomo ed autosufficiente, isolato dal resto, di cui si è tanto parlato ma che non è mai stato realizzato”. Di Girolamo ha chiesto anche più tamponi con risposta immediata ed un pre-triage separato per chi ha sintomi riconducibili al Covid.
Tra gli interventi anche quello del dott. Cesare Ferrari, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurgi ed Odontoiatri della Provincia di Trapani: “Dopo un primo momento, la città ha compreso questa dolorosa scelta perché ha visto l’abnegazione di tutto il personale sanitario”. – ha detto Ferrari sottolineando però all’assessore Razza la necessità di un aumento del personale sanitario che deve essere anche adeguatamente formato. Anche per Ferrari la presenza a Marsala di un reparto di malattie infettive sarebbe di notevole importanza.