<<Impegnarsi a far ripartire l’economia del Paese continuando a prevedere il divieto di celebrare la messa e ogni altro rito religioso è stato considerato da milioni di italiani una scelta incomprensibile, dettata da logiche che considerano vitale per gli esseri umani soltanto l’economia. Ma così non è>>. Questo ha dichiarato Elena Di Pietra, Presidente del Circolo del Popolo della Famiglia di Castelvetrano, dopo che è stato diffuso il nuovo DPCM del 26/04/2020.
<<Come ha precisato il Prof. Cesare Mirabelli (Pres. emerito della Corte Costituzionale) – ha continuato Di Pietra – occorre tutelare la salute fisica ma anche la salute spirituale dei cittadini ed è necessario trovare modalità e soluzioni capaci di prevenire eventuali contagi e la diffusione del virus che consentano di celebrare la messa e gli altri riti religiosi.
Nei giorni scorsi l’Ufficio di presidenza della Commissione delle chiese evangeliche per i rapporti con lo Stato ha inviato al Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, una lettera sull’esercizio del diritto alla libertà di culto, con particolare riferimento alle esigenze delle chiese evangeliche e delle minoranze religiose. Con la Nota del 26 Aprile 2020 “Il disaccordo dei vescovi” la Conferenza Episcopale Italiana ha ribadito la necessità della Chiesa di riprendere la sua azione pastorale e alcuni Vescovi e sacerdoti, tra i quali il Vescovo di Mazara del Vallo, Mons. Domenico Mogavero, hanno già pensato ad alcuni accorgimenti e a possibili modalità per celebrare l’Eucarestia cum populo in sicurezza.
Il Popolo della Famiglia – ha concluso Di Pietra – auspica che il Governo prenda seriamente in considerazione i suggerimenti e le proposte che ha elaborato la Conferenza Episcopale Italiana con spirito di sincera collaborazione, e definisca al più presto il già annunciato protocollo per garantire a tutti i credenti la partecipazione alle celebrazioni liturgiche, passando concretamente dalle parole ai fatti>>.