Dopo due mesi di quarantena la tensione sociale è palpabile. In tutto questo tempo restando a casa, o comunque limitando enormemente gli spostamenti quotidiani, la gente ha accumulato forti dosi di stress e tensione. I fatti di cronaca di questi ultimi giorni, che parlano anche del caso nel Nord Italia della donna che girava nuda per strada, sono un segnale che non va assolutamente trascurato. Evitando situazioni così estreme, resta fondamentale potenziare le relazioni sociali a distanza come valvola di sfogo e come segnale di speranza per un ritorno alla normalità. Per queste ragioni il presidente del III municipio di Catania Paolo Ferrara sta attivando una cabina di regia, in cui coinvolgere volontari e istituzioni, per potenziare il servizio di centro ascolto già attivo a Catania. “Quando parliamo di “voce amica”- afferma Ferrara- il lavoro svolto dai volontari non è mai abbastanza perché, soprattutto in questo periodo di emergenza, il numero di persone che vorrebbero un dialogo- anche a distanza- con un interlocutore aumenta enormemente. Non parliamo solo di categorie maggiormente a rischio come gli anziani o le persone che vivono da sole- prosegue il presidente del III municipio- ma anche di gente comune che non ha mai sofferto di solitudine in passato ma che ora psicologicamente si sente allo stremo dopo due mesi di quarantena. Ho sottoposto la mia iniziativa all’assessore ai Servizi Sociali Giuseppe Lombardo che ha immediatamente sposato questo progetto e di questo lo ringrazio, insieme all’assessore alla protezione civile Alessandro Porto”. Adesso, il prossimo passo prevede un interessamento della Regione Siciliana con la possibilità di coinvolgere nel progetto anche l’assessore alla Sanità Ruggero Razza e quello alle Politiche Sociali e Famiglia Antonio Scavone. Superato questo step, il pool di esperti individuati dal presidente Ferrara attiverà la rete di volontariato per creare così un nuovo servizio di centro ascolto a Catania.
Stress da quarantena a Catania, Ferrara: “Creare “task force” di esperti per l’ascolto”
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