“Se i Tribunali di sorveglianza ritengono che un capomafia
ultrasettantenne abbia patologie non compatibili con la detenzione e
non sia più pericoloso, nessuna obiezione alla concessione dei
domiciliari. Ma non prendiamo a pretesto il Covid, per favore!
Ad epidemia in fase discendente e trovandosi in condizioni di
necessario isolamento al 41 bis, sarebbe ipocrita giustificare le
scarcerazioni con i rischi legati al corona virus.”
Lo afferma Claudio Fava, presidente della Commissione Regionale
Antimafia siciliana, secondo il quale inoltre “sarebbe offensivo per
le migliaia di anziani morti per le condizioni di promiscuità sociale
e sanitaria in cui si sono trovati.”
“Se volete scarcerare Bagarella e Santapaola – conclude Fava – fatelo
assumendovi la responsabilità di trovare una valida e legittima
giustificazione. Che non può essere, a quattro mesi dall’inizio della
pandemia, il rischio del contagio, mentre migliaia di detenuti in
attesa di giudizio o con pene lievi restano esposti, loro si, al
rischio contagio nelle fatiscenti carceri italiane”.