Hanno riaperto i battenti oggi, in quasi tutta Italia, alcune attività.
Tra queste ci sono librerie, cartolibrerie e negozi di abbigliamento per neonati, attività legate alla selvicoltura e alla lavorazione del legno, costruzione di opere idrauliche ma anche aziende che operano nella fabbricazione di computer e componenti elettronici.
Si tratta di una fase transitoria che precede la cosiddetta “fase 2”. Quest’ultima potrebbe cominciare i primi di maggio qualora ci fosse, per quella data, il parere positivo del comitato scientifico.
Le attività che riaprono dovranno comunque garantire il rispetto del distanziamento e delle misure igieniche: uso di guanti e mascherine, quest’ultime necessarie soprattutto dove non si può mantenere la distanza, e la disponibilità di sistemi per la disinfezione delle mani.
Prevista la sanificazione dei locali e, nei negozi più piccoli, si può entrare uno alla volta. Per questo motivo è prevista anche la possibilità di ampliamento della fascia oraria di apertura.
Non tutte le Regioni però hanno deciso di ripartire allo stesso modo. Le librerie e le cartolerie, ad esempio, non hanno riaperto in Lombardia, in Piemonte e nemmeno in Campania. Nel Lazio, le librerie riapriranno dal 20 aprile per consentire prima la possibilità di sanificazione dei locali.
Le indicazioni per la cittadinanza rimangono tuttavia invariate: si può uscire solo per comprovati motivi di lavoro, di salute e di necessità.
Nel frattempo si lavora ad un possibile e graduale riavvio di una serie di altre attività a partire dai primi di maggio se tutto procede nel modo auspicato.
Nella seconda metà di maggio, sempre se la situazione lo consentirà, si potrebbe ipotizzare anche la riapertura di bar e ristoranti con il rispetto delle regole del distanziamento e delle misure di sicurezza.
Niente ancora di sicuro, al di fuori di quello che il premier Conte ha indicato per la giornata di oggi. Il resto dipenderà dal procedere della pandemia. Quello che è certo che la ripartenza dovrà essere graduale e con le dovute precauzioni.
Anche in Sicilia oggi le librerie hanno potuto riaprire ma, lo scorso 11 aprile, il Presidente della Regione Nello Musumeci ha emanato una nuova ordinanza che proroga sull’isola alcune misure.
In particolare, nell’ordinanza dell’11 aprile scorso della Regione Sicilia, si ribadisce che le uscite per gli acquisti essenziali, ad eccezione di quelle per i farmaci, sono limitate ad una sola volta al giorno e ad un solo componente del nucleo familiare.
Continua ad essere vietata la pratica di ogni attività motoria e sportiva all’aperto, anche in forma individuale, compreso il divieto per tutte le attività motorie all’aperto di minori accompagnati da un genitore.
È consentito, in caso di necessità, alle persone affette da disabilità intellettive e/o relazionali, con l’assistenza di un accompagnatore, svolgere una breve passeggiata giornaliera in prossimità della propria residenza o domicilio.
Negli esercizi commerciali di vendita e distribuzione di generi alimentari anche all’aperto, gli operatori sono tenuti all’uso costante di mascherina, all’utilizzo di guanti monouso o, in alternativa, al frequente lavaggio delle mani con detergente disinfettante
Tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati, fatta eccezione per le farmacie di turno e le edicole, rimarranno chiusi la domenica e nei giorni festivi. Il divieto si applica anche ai servizi di consegna a domicilio, fatta eccezione per i farmaci, per i prodotti editoriali e per i combustibili per uso domestico e per riscaldamento.
Nei mezzi di trasporto pubblico urbano è consentito l’accesso ai passeggeri nella misura massima del 40% dei posti omologati e, comunque, garantendo il rispetto della distanza minima di un metro tra gli stessi. Lo spazio riservato al conducente del mezzo deve essere opportunamente delimitato.