Decreto “Progetto di Vita”. Stato Italiano e banche italiane insieme per aiutare i cittadini
Il Movimento dei Sudisti Italiani chiede a Giuseppe Conte di dar corso ad un progetto, denominato “Progetto di Vita”, di facile attuazione, per far fronte all’emergenza economica di tanti cittadini, generata dall’epidemia da coronavirus. Tale progetto, normato giuridicamente, prevede che il Governo italiano autorizzi le banche italiane all’erogazione di denaro ai cittadini, i quali ne hanno bisogno, comprovato da debita certificazione, che verrà restituito alle banche erogatrici dalle casse dello Stato. Ciò significa che le banche, in attuazione di uno specifico decreto, dovranno aprire, per il periodo di tempo ritenuto necessario, linee di credito per i cittadini in stato di necessità, unicamente per far fronte alle spese per i generi alimentari, per i farmaci, la cui necessità è prioritaria e non rimandabile e per pagare le bollette della luce, del gas, nonché affitti e mutui in essere ed altre spese di prima necessità. Anziché delegare i Comuni italiani, il Governo italiano delegherà le banche a dar corso all’erogazione della liquidità necessaria ai meno abbienti, secondo criteri giuridicamente stabiliti, che se trasgrediti, innescheranno una serie ben definita di sanzioni per il trasgressore. Sarà possibile, in tal modo, evitare le pastoie burocratiche, collegate all’attività dei Comuni e consentire che l’aiuto economico, ossia la liquidità necessaria ai cittadini, i quali rientrino all’interno di ben determinate categorie, danneggiate dall’epidemia in corso, sia garantito in tempi molto brevi. Lo Stato, garante dell’operazione bancaria, rimborserà il denaro erogato. Vi sarà l’obbligo, inoltre, da parte di coloro che riceveranno l’aiuto economico, di utilizzare il denaro loro destinato unicamente per far fronte alle esigenze economiche ritenute improrogabili. Chi non ha un conto potrà aprirlo, in modo agile. Le banche potranno chiedere allo Stato il pagamento degli interessi passivi.