“Trovo ingeneroso e superficiale, per diverse ragioni, il giudizio che si legge in modo evidente nell’articolo pubblicato su Tp24 sulla rifunzionalizzazione dell’Ospedale di Marsala per l’emergenza Covid-19. È vero che la politica fa le sue scelte, ma non è vero che la scelta di dedicare l’ospedale Paolo Borsellino all’emergenza coronavirus sia stata una scelta politica, lasciando intendere che Marsala sia stata penalizzata. Chi è preposto a decidere ha ragionato confrontandosi con i rappresentanti istituzionali del territorio e per quanto mi riguarda, sebbene possa condividere la preoccupazione dei cittadini marsalesi nell’apprendere che in città non avremo più un ospedale fino a quando sarà necessario affrontare la guerra contro il coronavirus, non posso accettare il giudizio negativo che viene dato in modo approssimativo sulla mia persona. E’ necessario al riguardo fare assoluta chiarezza. Bisogna comprendere che in tutta Italia sono state sospese tutte le attività sanitarie programmate, gli interventi chirurgici, le visite specialistiche ed ogni iniziativa terapeutica che non sia urgente, per dare priorità all’emergenza sanitaria grave che stiamo vivendo. I pronto soccorsi di tutti gli ospedali d’Italia si sono praticamente svuotati. Ne consegue che anche a Marsala il pronto soccorso solitamente intasato si sia oggettivamente decongestionato. L’esperienza ci ha insegnato che gli ospedali se non interamente dedicati al Covid-19 sono fonte di trasmissione dell’infezione. Per questa ragione bene ha fatto il direttore generale dell’Asp Fabio Damiani, in raccordo con l’assessore regionale Ruggero Razza, a concentrare tutte le attività legate al Covid-19 all’interno di un solo ospedale. La scelta è ricaduta sull’ospedale di Marsala perché è una struttura nuova, moderna ed efficiente che sarà attrezzata e dotata di tutti i supporti terapeutici necessari. Tale scelta è stata fatta anche sentendo e parlando con l’Amministrazione comunale. Io stessa ho parlato con il sindaco che, da medico, ha valutato positivamente la necessità di individuare un unico presidio ospedaliero dedicato al Covid-19. Aggiungo senza volermi dar tono e merito che sulla sanità così come su tanto altro sono attiva e presente, come dimostrano i miei interventi sulla stampa, perché il mio ruolo istituzionale mi permette di interloquire quotidianamente sia con il governo sia con altri soggetti istituzionali preposti a determinate scelte. Queste mie affermazioni non vogliono in alcun modo essere una giustificazione rispetto alle manchevolezze imputatemi e non vogliono costituire in alcun modo una risposta polemica a quanto si legge su Tp24. Rappresentano casomai solo ed esclusivamente la necessità di fare chiarezza per tranquillizzare i cittadini anche rispetto al futuro del nostro ospedale che, dotato di ulteriori attrezzature e presidi terapeutici, finita l’emergenza Covid-19 dovrà essere espressione di qualità e di eccellenza nella sanità trapanese che, comunque, come la sanità in generale dovrà essere ripensata e riorganizzata in maniera più puntuale ed efficace”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.