Ci scrive il consulente del lavoro Gianfranco Valenti che esprime, nella lettera che pubblicheremo qui di seguito, le sue considerazioni in merito alle misure prese dal Governo per arginare la crisi economica scaturita dall’emergenza sanitaria.
Da professionista impegnato sul campo, Valenti evidenzia alcune perplessità sulle modalità di gestione di tali misure definendole “variegate, complesse, assurde” ma sottolinea anche il ruolo svolto proprio dai consulenti del lavoro chiamati, in questa delicata fase, a dare concretezza ai bisogni di tante aziende e lavoratori.
Gentile direttore, traggo spunto dalle dichiarazioni del nostro Presidente del Consiglio che sostiene, anche il tramite del Presidente dell’Inps Tridico, che entro il 15 aprile saranno pagate le somme derivanti dagli ammortizzatori sociali stanziate per il ben noto virus Covid-19.
Volevo darvi una notizia conosciuta al 99% dei miei colleghi. Ad oggi molte di quelle misure variegate, complesse, assurde (non vi è una sola tipologia di “cassa integrazione” a titolo di esempio!!) che si sovrappongono, non sono operative o sono operative a macchia di leopardo, perché dipendono dalla celerità delle varie Regioni assieme alle parti sociali, oltre dalla tanto famigerata Inps.
Se tutto andrà per il verso giusto (portale Inps permettendo), dal 30 marzo, noi consulenti del lavoro potremo iniziare a caricare ed inviare le innumerevoli domande di ammortizzatori sociali per la quasi generalità delle imprese e anche volendo diventare tutti Superman, non potremo caricare milioni di pratiche in 24 ore.
A prescindere da ciò, e dalle considerazioni personali sulla mancata tutela da parte dello Stato per noi professionisti iscritti ad albi, la gran parte di queste pratiche dovrà essere istruita e liquidata dagli enti pubblici preposti (Inps- Regioni- Enti bilaterali vari ecc) con modalità di liquidazione diversificate che genereranno ancora più confusione e lungaggini.
Non volendo entrare nel merito sul perché i nostri governanti si siano lasciati andare a considerazioni così ottimistiche, vorrei sensibilizzare, umilmente, l’opinione pubblica che, a legge vigente, e senza altri ritardi inaccettabili, le prime erogazioni di somme a parziale ristoro della sospensione lavorativa dovuta al Corona virus, non avverranno prima di maggio (sono ottimista!).
Infine, non volendo fare del facile vittimismo, evidenziando che vi sono lavoratori come il personale sanitario e il personale delle forze dell’ordine che sono ogni giorno in prima linea rischiando l’incolumità, mi rammarico che nessun uomo delle istituzioni abbia evidenziato l’immane lavoro che si sta sobbarcando la ns. categoria di consulenti del lavoro senza il quale la gran parte delle imprese e dei lavoratori del comparto privato non potrebbe beneficiare dei vari sussidi che lo Stato sta per erogare e nonostante soggiaciamo a molti adempimenti di carattere formale per conto delle aziende che non hanno subito alcuna proroga.
Con stima
Gianfranco Valenti
(Uno dei 26.000 consulenti del lavoro in Italia)