Ministero dello Sviluppo Economico, Corte d’Appello, Tribunale e Tribunale di Sorveglianza : sono le funzioni centrali destinatarie di un atto di diffida da parte della UILPA di Palermo, che accusa i vertici cittadini delle amministrazioni di non avere osservato le disposizioni di legge finalizzate alla prevenzione del Covid – 19.
Nella nota, trasmessa dal segretario generale Alfonso Farruggia e indirizzata, tra gli altri, anche ai coordinatori nazionali della Uil Pubblica Amministrazione MISE e Giustizia, il sindacato accusa le realtà del comparto delle funzioni centrali alle quali la lettera è indirizzata, di non avere disposto tutte le misure per il ricorso al lavoro agile, previsto nel D.P.C.M. dell’11 marzo 2020 , anche in deroga.
“Le prescrizioni emanate dal Governo Conte – afferma il segretario – impongono di assicurare l’attività ordinaria attraverso tutte le forme possibili di smart working con la sola eccezione del lavoro che, indifferibilmente, deve essere svolto in loco perché attiene alla funzionalità e alla gestione dell’emergenza stessa”.
“A Palermo – prosegue Farruggia – esistono , in questo momento storico di emergenza sanitaria, due tipologie di Amministrazioni: da un lato, quelle che si attengono scrupolosamente alle disposizioni governative e, dall’altro, quelle che nulla hanno fatto, ad oggi, per tutelare la salute e il benessere dei propri dipendenti”.
“Nell’ambito delle prime, il lavoro agile – spiega – che in alcuni uffici tocca percentuali vicine al 100%, ha registrato ottimi risultati; pertanto, al netto di specifiche esigenze, non si comprende la ragione della mancata attuazione”.
“Esistono esempi virtuosi di Amministrazioni – afferma l’esponente sindacale – che hanno scelto, anche ben prima dell’aggravarsi della diffusione del virus, di tutelare i dipendenti , sia civili che militari : è il caso del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – nello specifico della Capitaneria di Porto- Guardia Costiera – che ha applicato il lavoro agile nelle forme possibili , ridimensionando del 50% la presenza del personale in servizio”.
Il tutto, grazie all’azione di RSU e segreterie territoriali che hanno sollecitato l’Amministrazione, nell’ambito di un incontro tenutosi alla presenza, tra gli altri, del segretario Farruggia e del controammiraglio Roberto Isidori .
“Temiamo possano verificarsi casi di contagio – avverte l’esponente della Uil – negli uffici dove nulla si è fatto per limitare la presenza fisica dei lavoratori , pertanto chiediamo alle Amministrazioni inadempienti di provvedere immediatamente ad attenersi al Decreto: la UILPA considererà direttamente responsabili di un eventuale contagio i datori di lavoro che non hanno osservato la legge”.
“Ringrazio tutto il gruppo dirigente della UILPA e le Amministrazioni che hanno manifestato sensibilità e rispetto per la salute e l’incolumità dei lavoratori – conclude il sindacalista – nell’auspicio che tutte le altre possano adeguarsi rapidamente”.