Quest’anno, l’8 Marzo si presenta in un clima diverso dal solito, l’emergenza epidemiologica da COVID-19 ci induce a cambiare temporaneamente i nostri comportamenti ed abitudini, ci chiede una maggiore riflessione sulle relazioni umane, sul rispetto di noi stessi e degli altri, che va oltre ogni atteggiamento individualista, spingendoci maggiormente a pensare alla collettività ed in particolare alle fasce più deboli della popolazione. Proprio per questo e nel rispetto della salute pubblica, è necessario evitare iniziative che rischino di creare affollamenti di persone che non consentano di mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Seguendo quindi questo principio ed attenendoci scrupolosamente al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm 4 marzo 2020), il Comune di Terrasini (in particolare l’assessorato alla cultura ed alle pari opportunità), con il Comitato Civico Ralli Montana Cassarà e Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato vogliono celebrare la Giornata internazionale dedicata alla Donna con un simbolo all’interno del Montana – Cassarà Cultural Park sito a Terrasini, che non prevede alcuna inaugurazione ed aggregazione, ma soltanto la testimonianza delle conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, contro le discriminazioni e le violenze cui sono state e sono ancora oggetto in tutte le parti del mondo.
Abbiamo piantato all’interno del parco due alberelli di mimosa omaggiati dal vivaio Delia di Terrasini e posto delle targhe con i nomi di alcune donne del passato e del presente che hanno lottato e lottano contro discriminazioni, mafia e patriarcato e che si sono affermate in ambito artistico, letterario, scientifico, sportivo, politico, sociale e umano. Un nastro rosso dà continuità all’impegno di queste donne, tra passato, presente e futuro.
Le prime giornate internazionali dedicate alle donne si tennero a partire dal 1909, erano mirate principalmente al riconoscimento del diritto di voto femminile. In Italia la prima si svolse nel 1922. Si racconta che fu scelta la data dell’8 marzo per ricordare la morte di centinaia di operaie in un rogo di una fabbrica di camicie nel 1908, in realtà questo episodio non è confermato, ma la giornata è comunque legata alle rivendicazioni femminili, alla commemorazione delle vittime e all’orgoglio femminile.
La riflessione è attuale visto che ancora oggi viviamo in una situazione di disarmonia tra i generi, assistiamo a violenze quotidiane sulle donne e le donne devono fare molta più fatica e lottare quotidianamente per affermarsi.
A maggior ragione in momento come quello che stiamo vivendo in cui vediamo uomini e donne fronteggiare insieme l’emergenza, in primo luogo medici, infermieri/e operatori e operatrici sanitari è importante anche impegnarsi per sviluppare in tutti una delle facoltà più legate al genere femminile, la cura dell’altro, ed impegnarsi per la solidarietà tra i generi e la crescita di un senso umanitario.
Dedicato a: Felicia Bartolotta Impastato – Partigiana dell’antimafia; Francesca Serio – Prima donna che ha denunciato la mafia; Rita Atria, Testimone di giustizia italiana; Rita Borsellino – Attivista e politica italiana; Emanuela Loi – Agente di scorta del Giudice Paolo Borsellino; Rita Levi Montalcini – Premio Nobel per la medicina; Margherita Hack – Astrofisica e divulgatrice scientifica italiana; Alda Merini – Poetessa, aforista e scrittrice; Grazia Deledda – Premio Nobel per la letteratura; Tina Modotti – Fotografa ed attivista; Rosa Vitale – Ha detto no al matrimonio riparatore; Franca Viola – Prima donna che ha rifiutato il “matrimonio riparatore”; Vera Pegna – Attivista per i diritti degli sfruttati e contro la mafia; Bebe Vio – Campionessa di scherma su sedia a rotelle; Malala Yousafzai – Attivista per i diritti delle donne in Pakistan, Premio Nobel per la pace; Rosa Parks – Attivista per i diritti civili contro la segregazione; tutte le donne che ogni giorno si impegnano per la collettività.