“Le disposizioni ministeriali varate in queste ore per fronteggiare l’emergenza Coronavirus impongono un ripensamento non soltanto sul fronte dell’istruzione e della pubblica amministrazione ma anche sul tema del sovraffollamento della popolazione carceraria italiana. Una piaga che denunciamo da tempo e che oggi visto e considerata l’incombente urgenza epidemiologica, mi spinge a lanciare un appello al Ministro di Grazia e Giustizia e a tutte le autorità competenti su tutte quelle giudiziarie, a prendere in esame l’eventualità di somministrare pene alternative alla detenzione presso le case circondariali e gli istituti penitenziari col fine di tutelare la salute di questi soggetti che per ragioni di spazio e di numero sono più che mai esposti ai contagi di che trattasi. Una misura che in autotutela avrebbe un carattere di temporaneità e straordinarietà col fine di custodire anche il personale della polizia penitenziaria che resta comprensibilmente esposto alla problematica”. Così in una nota Vincenzo Figuccia deputato dell’Udc all’Ars e leader del Movimento Cambiamo la Sicilia.
Coronavirus, Figuccia al ministro Provenzano: “Pene alternative per tutelare detenuti e polizia penitenziaria”
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