Entra nella fase clou il progetto voluto dal sindaco, Graziano
Calanna, per rimboschire le aree dei boschi di Grappidà, Foresta Vecchia e Gelso su Nebrodi la cui
vegetazione è ormai rarefatta. Un obbiettivo che può essere raggiunto solo se queste aree vengono
interdette al pascolo.
Urge però non danneggiare l’economia legata alla zootecnia, ed allora il sindaco Calanna ha
pensato di interdire le zone al pascolo, ma contemporaneamente, in vista del rinnovo delle
concessioni agli allevatori da parte del Comune che si effettuerà ad aprile, allargare i tempi della
concessione da 1 a 4 anni. Un progetto apprezzato anche dalle organizzazioni sindacali che durante
un vertice hanno plaudito l’iniziativa.
Al vertice, ospiti dell’assessore Giuseppe Di Mulo, hanno partecipato l’esperto del sindaco
Vincenzo Crimi, Gino Mavica della Cgil, Antonino Calandra e Matteo Mavica della Flai Cgil, Nino
Marino, Enza Meli, Andrea Cavallaro e Valentina Saporito della Uila Uil. Presente il presidente del
Consiglio comunale, Nino Galati.
“Si realizza – hanno detto all’unisono le organizzazioni sindacali – una richiesta che
storicamente abbiamo posto alle varie amministrazioni che si sono succedute”.
E martedì scorso, prima che sui Nebrodi nevicasse abbondantemente, una delegazione di esperti.
Alla presenza del Comune, del Dipartimento dello sviluppo rurale e territoriale e dell’Ispettorato
forestale, guidata dall’assessore Giuseppe Di Mulo, si è recata sui posto per individuare le prime
aree da recintare.
“Sono le regole che salveranno il mondo. – ha affermato Graziano Calanna – E quando le
regole sono giuste sono condivise da tutti. In questo caso piacciono ai cittadini perché salviamo il
bosco e piacciono pure agli allevatori che hanno bisogno di pascolo”.