Non bisogna abbassare la guardia sull’allarme-desertificazione e sulla salvaguardia della macchia mediterranea e della biodiversità siciliana: è stato ribadito ieri durante un’audizione in commissione Ambiente, Territorio e Mobilità all’Ars, promossa dal Movimento 5 Stelle, attraverso la deputata regionale Valentina Palmeri. Sono stati sentiti alcuni rappresentanti della Consulta desertificazione e dei proponenti della Carta dei Comuni custodi della macchia mediterranea, alla presenza dei membri della commissione e dell’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Totò Cordaro, il quale ha espresso interesse verso i temi e le proposte, dicendosi favorevole alla proposta della presidente Savarino di rendere la Consulta un braccio dell’Autorità di Bacino, per adottare interventi di contrasto alla desertificazione. È stato individuato un percorso di sintesi e di collaborazione, a partire dall’estensione del Protocollo d’Intesa redatto sulla biodiversità siciliana pure ai Comuni custodi, nonché un raffronto per l’approvazione del quadro delle azioni prioritarie d’intervento per i siti Natura 2000 (PAF- Prioritized Action Framework), in via di realizzazione ed un confronto alla presenza del Presidente Musumeci per discutere di altre metodiche per affrontare il problema della desertificazione”. “Diversi i temi sollevati dalla Consulta – prosegue Palmeri – e in particolare: lo stop al cambio di destinazione d’uso dei terreni agricoli, l’aggiornamento delle aree demaniali e delle loro delimitazioni, la realizzazione di una banca dati per affrontare tutti i temi legati al contrasto alla desertificazione ed una cabina di regia per orientare la macchina regionale in uno sviluppo che tenga conto di tutte le azioni necessarie. Come ha affermato in commissione il presidente dell’Irssat, Giuseppe Lo Bianco, coordinatore della Consulta per la lotta alla desertificazione in Sicilia, il fenomeno purtroppo è pericolosamente sottovalutato, abbiamo oltre 250 milioni di dati che danno il senso della drammaticità della situazione. Questi studi sono il frutto di un’esperienza trentennale maturata dal team guidato dal prof. Enzo Piccione e dalla prof.ssa Maria Alessandra Ragusa, che la Consulta oggi, tramite l’Irssat, mette a disposizione. La Consulta è un sistema partecipativo che mette insieme studiosi, operatori, istituzioni e cittadini per operare in sinergia attuando azioni di contrasto alla desertificazione e di adattamento ai cambiamenti climatici”.