Il Coordinamento Auto Organizzato Lavoratori CAS dopo aver chiesto l’intervento del Ministero del Lavoro che ha provveduto ad investire il Dipartimento Lavoro della Regione Siciliana, ha deciso di chiedere un incontro urgente all’Assessore Regionale per le Infrastrutture e i Trasporti (On. Marco Falcone). Si è richiesto espressamente che detto incontro avvenga presso la sede del Consorzio Autostrade Siciliane alla presenza dei vertici dell’Ente. Visto l’evolversi di una situazione altamente negativa per i lavoratori dove ancora una volta si paventa l’applicazione di una contrattazione diversa da quella in atto vigente che è del comparto autostradale (CCNL Consorzi e Società Concessionarie di Autostrade e Trafori). Si sottolinea che tutte le concessionarie autostradali italiane applicano questa tipologia di contratto. Il Consorzio Autostrade Siciliane, nonostante sia un concessionario autostradale come da concessione sottoscritta nel 2000 con ANAS oggi Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, intende applicare ai propri dipendenti una contrattazione regionale in base alla Legge Regionale 10/2000. Questo tentativo iniziato nel 2009 va ancora portato avanti a tutt’oggi nonostante la stessa Giunta Regionale nelle deliberazioni del 2016, 2017 e 2018 abbia espresso la difficoltà nell’applicare una contrattazione diversa da quella in atto vigente al CAS anche in considerazione dell’enorme differenza di ruoli e mansioni dei lavoratori visto che il CAS è un concessionario autostradale. In tutto questo decennale contesto ai lavoratori non sono stati riconosciuti i rinnovi economici dal 2009 ad oggi, rinnovi che i lavoratori di tutte le concessionarie italiane hanno regolarmente riconosciuti. E’ palese che vi è in atto una discriminazione stipendiale tra lavoratori dello stesso comparto. E’ inoltre opportuno ricordare che i rinnovi economici riguardano i minimi tabellari o paga base che dir si voglia. Per quanto esposto il Coordinamento ha chiesto l’intervento dell’Assessorato Regionale, che è vigilante sul CAS, per riconoscerci la discriminazione stipendiale che sta colpendo da un decennio i lavoratori è di conseguenza mettere in atto tutte le procedure adottabili, per quanto di competenza, tese al ripristino dei rinnovi economici dovuti ai suddetti dal 2009 ad oggi;
sapere il perché il CAS avvia tavoli di confronto dove si discute ancora oggi di applicazione di tabelle di riclassificazione del personale è successiva applicazione di un ipotetico CCRL nonostante le delibere di Giunta Regionale n.281 del 4 agosto 2016, n.23 del 18 gennaio 2017 e n.348 del 19 settembre 2018 emanate su proposta dell’Assessorato vigilante dove lo Stesso chiariva in maniera inequivocabile l’impossibilità di applicazione di dette “tabelle” e del Contratto Regionale; sapere come mai l’Assessorato vigilante abbia potuto permettere questo lungo periodo conflittuale tra Ente e lavoratori anche in considerazione del fatto che il CAS è un concessionario autostradale è doveva adempiere a specifici obblighi derivanti da suddetta concessione. Obblighi non del tutto rispettati come si evince dalle contestazioni elevate dal 2007 ad oggi dall’Organismo di Vigilanza del M.I.T., quest’ultimo anch’esso vigilante sul CAS.