Nel 2020 i Comuni bandiranno le gare dei
progetti finanziati con i 630 mln dei Fondi territorializzati del
Po-Fesr che hanno scontato ritardi legati alle complesse procedure per
organizzare i programmi e rispettare le regole imposte dalla Comunità
Europea . E il prossimo 15 gennaio scadrà il termine per presentare le
offerte per la gara della Fce da 400 mln per la metropolitana di
Catania da piazza Stesicoro fino all’aeroporto. Nell’agenda 2020
dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone – che col
dirigente generale del dipartimento Infrastrutture, Fulvio Bellomo, ha
incontrato a Palermo, presso l’Ance Sicilia, il Comitato di presidenza
dei costruttori edili siciliani guidati da Santo Cutrone – sono
segnate molte altre date importanti: un vertice con l’Anas il prossimo
23 gennaio per provare a sbloccare cinque grandi progetti, fra i quali
il lotto C1 della Nord-Sud che sconta il definanziamento operato nel
2013; a giugno in gara i lavori Rfi per riaprire la ferrovia da Alcamo
verso Trapani per circa 204 mln; sempre entro giugno in gara le opere
Rfi di ammodernamento delle stazioni in direzione di Catania e
Augusta, dei binari sulla Palermo-Agrigento e sulla Palermo-Trapani
via Castelvetrano e l’intervento per riaprire la Caltagirone-Gela;
l’impegno a rispettare anche quest’anno il target di spesa dei fondi
Ue e il via libera a due grandi opere: il centro direzionale della
Regione a Palermo (400 mln) e la demolizione dell’ex palazzo delle
Poste a Catania per costruirvi la nuova cittadella giudiziaria (40 mln).
Falcone ha tenuto a rivendicare il merito di avere chiuso il 2019 con
un bilancio più che positivo: il raddoppio del target di spesa dei
fondi per infrastrutture e il rispetto del budget di spesa certificata
di fondi Ue del Po Fesr a 1,215 mld; il quasi raddoppio degli importi
aggiudicati dagli Uffici regionali gare (234,5 mln nel 2019 a fronte
dei 187 mln del 2017, cui si aggiungeranno gare residue per 50 mln che
saranno completate a fine mese); il puntuale aggiornamento annuale del
Prezziario regionale; 300 mln ai Comuni coi Patti per il Sud per 352
progetti di riqualificazione urbana e di siti pubblici e culturali, di
cui 326 già ammessi a finanziamento con decreto e altri 26 lo saranno
entro febbraio; 70 mln per 75 progetti di interventi nei centri
storici minori; 26 mln dei Patti per il Sud per 76 interventi in
sostituzione dei Liberi consorzi sulle strade provinciali, di cui 60
con decreto di finanziamento e altri 16 in dirittura d’arrivo; 45 mln
con bandi pubblicati per gli accordi quadro sulla viabilità
provinciale, compresi ora anche il Trapanese e il Ragusano.
L’assessore ha poi sottolineato il continuo pressing esercitato
sull’Anas per sbloccare i tanti cantieri fermi lungo l’autostrada
Palermo-Catania e per accelerare gli interventi sulla Mazzara del
Vallo-Marsala, sulla Circonvallazione di Gela da realizzare in doppia
carreggiata, sulla Villabate-Bolognetta della Ss121 da realizzare
anche questa in doppia carreggiata, per il completamento della Licodia
Eubea-Libertinia e delle Varianti di Vittoria e di Alcamo; nonché i
solleciti al Cas per portare a termine gli interventi sulla
Siracusa-Gela nel tratto Rosolini-Modica.
Falcone, infine, ha richiamato anche le imprese al senso di
responsabilità, elencando tanti casi di lavori aggiudicati in tempi
record per dare risposte alle emergenze dei territori e non ancora
completati dopo molto tempo a causa delle crisi finanziarie delle
aziende appaltatrici.
In tal senso Santo Cutrone, a nome del Comitato di presidenza
dell’Ance Sicilia, ha chiesto all’assessore di intervenire su Anas e
Rfi affinché nelle progettazioni adottino il Prezziario regionale
vigente in Sicilia per applicare importi più in linea con il mercato;
di sollecitare tutte le stazioni appaltanti al rispetto dei tempi di
pagamento degli stati di avanzamento delle opere, dato che in media i
mandati tardano anche più di un anno; di verificare come mai spesso
più lotti vengano aggiudicati a imprese già notoriamente in stato di
difficoltà; di chiedere, quanto ai progetti da 120 mln per housing
sociale ancora bloccati, la riduzione e la variazione delle modalità
di prestazione delle fidejussioni che vengono chieste in misura
esorbitante rispetto alle previsioni dei bandi; di sollecitare il
Commissario al rischio idrogeologico sui bandi ancora fermi e di
migliorare i criteri inseriti nella piattaforma di selezione delle
imprese invitate per non penalizzare le piccole e medie imprese
siciliane; di potenziare il Fondo di rotazione per le progettazioni
dei Comuni; infine, di segnalare in Giunta di governo i tanti casi di
interventi, pubblici e privati, bloccati per rimpalli di competenze o
lentezze, come, ad esempio, i regimi autorizzativi sottoposti al
vaglio della commissione Via-Vas