Aveva sequestrato il dipendente dell’ufficio postale di Messina ed era già pronto a scappare con un bottino da quasi 70.000 euro. Ma è stato arrestato in flagranza di reato. A finire in manette un ventenne messinese bloccato oggi nel primo pomeriggio da poliziotti delle Volanti che hanno fatto irruzione all’interno delle Poste. Con lui il dipendente che, bloccato all’uscita dell’ufficio, al termine della giornata lavorativa, era stato minacciato con una pistola e costretto a riaprire. In pochi minuti il malvivente aveva razziato il denaro presente in cassaforte e all’interno dello sportello bancomat, circa 69.000 euro, e lo aveva già sistemato in un grosso sacco che i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato.
Era pronto alla fuga quando i poliziotti delle Volanti, allertati dall’allarme pervenuto in sala operativa, hanno circondato l’edificio bloccando ogni via di fuga e fatto irruzione. Il rapinatore, vistosi braccato, si è arreso e ha consegnato l’arma, una pistola Beretta 7,65 con matricola abrasa, con cui l’uomo aveva minacciato il dipendente sequestrato, fortunatamente incolume.
Recuperati anche il berretto e una bandana con cui il ventenne si era travisato per avvicinare il dipendente e mettere a segno il colpo. Dopo l’arresto, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato trasferito presso la casa circondariale Messina Gazzi. Il bottino della rapina è stato riconsegnato al responsabile dell’ufficio postale.