In vista delle prossime amministrative di Marsala, cominciano a delinearsi anche i vari progetti politici e le liste ad essi collegati. Tra coloro che si stanno muovendo in questa direzione, ci sono i consiglieri uscenti Ignazio Chianetta e Arturo Galfano che stanno costruendo una lista civica tutta nuova.
Arturo Galfano, lei aveva già anticipato la sua intenzione di non volersi ricandidare. Ora, insieme al consigliere Ignazio Chianetta, state proponendo una vostra linea politica. Come è nata la volontà di un progetto comune?
E’ vero, già da tempo avevo preannunciato la volontà di non ricandidarmi al Consiglio comunale. In seguito però ho pensato che avrei potuto continuare a dare il mio contributo alla città, soprattutto per il settore di mia competenza. Insieme al consigliere Ignazio Chianetta, abbiamo dunque deciso di creare una lista civica.
La condicio sine qua non di questa lista è che, tra i candidati, non ci siano consiglieri uscenti. Io e Chianetta quindi non ci saremo. Sarà una lista di giovani e professionisti. Devo ammettere che il nostro progetto sta riscuotendo grande successo. Abbiamo avuto tante persone che si sono avvicinate a noi. Con la nostra lista partiranno tutti alla pari e avranno tutti le stesse possibilità.
Con chi state dialogando in questi giorni?
Ci siamo incontrati più volte con il tavolo dei moderati. Abbiamo parlato di progetti ma anche di uomini. Noi guardiamo con fiducia a Nicola Fici e Giovanni Sinacori. Stiamo mettendo in piedi dei progetti ma abbiamo anche indicato dei punti fermi: dobbiamo essere alternativi all’amministrazione Di Girolamo e vogliamo proporci con delle liste civiche. Sulla base di questo, portiamo avanti un dialogo. Abbiamo anche avuto dei contatti con il centro-destra. In questo momento siamo aperti a delle valutazioni. Dobbiamo rivederci ed approfondire degli argomenti. Come lista però non ci vorremmo spostare né troppo a destra né troppo a sinistra. I dialoghi sono ancora tutti aperti, potrebbero anche emergere altri nomi.
Secondo lei, dopo il 18 gennaio, data a cui è stata rinviata l’udienza del processo che riguarda Giulia Adamo, la stessa Adamo potrebbe decidere di ricandidarsi come Sindaco?
A livello di tempistica, ci sarebbe ancora la possibilità. Poi sarà lei a decidere. Non conosco le sue intenzioni.
Nell’ipotesi in cui vada avanti la candidatura di Nicola Fici e il sindaco uscente decidesse di ricandidarsi, come vede questo scontro, in considerazione del fatto che Fici è in buoni rapporti anche con alcuni esponenti del PD?
Per mia convinzione, ritengo che un sindaco uscente dovrebbe riproporsi al popolo per capire com’è andata in questi 5 anni di sindacatura. Mi piacerebbe che si ricandidasse anche la sua giunta. Per quanto riguarda Nicola Fici, vorrei precisare che sarebbe un candidato dei moderati, non del PD.
Come giudica l’operato dell’amministrazione Di Girolamo?
Rimane invariata la mia stima per Alberto Di Girolamo come uomo. Non lo stesso posso dire di Di Girolamo come Sindaco. Tra i deficit riscontrati, trovo molto grave la mancanza di rapporti con il Consiglio Comunale. E’ un aspetto che ho aspramente criticato. Ho già detto più volte che non voterò più in Consiglio Comunale nessun atto presentato dall’amministrazione finché il Sindaco non si presenterà in Consiglio per rispondere alle interrogazioni. Non solo non risponde in Consiglio Comunale ma non lo fa nemmeno nel caso delle interrogazioni a risposta scritta. Quando non c’è condivisione, non si può lavorare. Ne è un esempio anche la vicenda della Casa di Riposo Giovanni XXIII. E’ gravissimo che sia stato fatto un tavolo in Prefettura senza che il Consiglio Comunale ne sia stato informato. Noi siamo sempre stati molto vicini ai dipendenti e pronti a dare il nostro contributo ma possiamo farlo solo quando ne siamo informati. I consiglieri sono la voce del popolo: sono stati eletti dal popolo ed è suo dovere ascoltarli.