I ricordi di Mons. Gristina, arcivescovo di Catania, vanno indietro di 17 anni, al primo Natale a capo dell’Arcidiocesi etnea: “Da allora, lo scambio di auguri con i ragazzi e gli operatori dell’ODA, in Arcivescovado, è sempre un momento affettuoso di condivisione e incontro, occasione per guardare al cammino appena percorso e al futuro. Per la Fondazione ci sono ancora tante criticità da affrontare, ma è importante sottolineare che siamo sulla buona strada. Con l’aiuto del Signore e il vostro impegno, verrà il giorno in cui potremo dire di aver superato le difficoltà più grandi”.
Mons. Gristina ha lodato e ringraziato operatori e governance dello storico ente riabilitativo diocesano, che dà assistenza a oltre 1500 utenti con disabilità, esortandoli a proseguire sulla strada dell’impegno e del risanamento: “Sappiamo bene che ODA significa attenzione alle persone che soffrono e alle loro famiglie. Attraverso la Fondazione vediamo il volto di Gesù, ed è importante che la cura e l’attenzione con cui vi occupate dei ragazzi più fragili diventino uno stimolo per l’intera città. La Fondazione è una bella e storica realtà, di cui il territorio non può fare a meno; e proprio per questo, e per la serietà della sua governance, è guardata con fiducia dalle istituzioni. Possiamo dirlo con fierezza”.
Parole di stima e gratitudine, quelle che il Commissario straordinario della Fondazione ODA, Adolfo Landi, ha rivolto a Mons. Gristina: “So quanto è vicino all’Ente, quanto ha penato per la sua sopravvivenza e quante difficoltà ha dovuto affrontare e risolvere. Ci stiamo avvicinando a piccoli passi, e con grandi sforzi, al pieno risanamento dell’ODA. Se ancora oggi siamo in grado di stare al fianco dei più fragili, garantendo loro cura e tutela, è grazie a lei, all’attenzione e al sostegno che ci ha sempre dato”. A conclusione dello scambio di auguri, Mons. Gristina ha ricevuto in dono alcuni manufatti, realizzati dai diversamente abili delle quattro strutture riabilitative della Fondazione nell’ambito dei laboratori di creatività.