E’ opportuna e in linea con la svolta di “rinnovamento” sbandierata dal nuovo rettore Francesco Priolo la nomina di un politico di lungo corso a direttore generale dell’Ateneo di Catania? Per noi no.
L’università dovrebbe essere un luogo indipendente, dedito esclusivamente al libero sapere: la scelta di Giovanni La Via, assessore ai tempi di Cuffaro e Lombardo, ex europarlamentare in quota Forza Italia, già vicino ad Alfano, Firrarello e Castiglione, non garantisce l’autonomia del nostro ateneo da contaminazioni politiche.
Dopo gli scandali scoperchiati dall’inchiesta Università Bandita avremmo voluto una reale svolta. Così non è stato. Vecchi nomi sono tornati alla ribalta e la politica continua ad occupare alcuni posti chiave. Come MoVimento 5 Stelle Catania avevamo chiesto all’ex ministro leghista dell’Istruzione Bussetti il commissariamento dell’università etnea. Il nostro appello è rimasto lettera morta.
Ci aspettiamo ora che l’attuale ministro del M5s, Lorenzo Fioramonti, intervenga, nei limiti delle sue possibilità, per liberare la nostra università da ingerenze politiche di ogni genere.