Sarà presentato venerdì 20 dicembre alle 10 al Castello arabo-normanno di Salemi il Salone del Biscotto di Sicilia, l’iniziativa che racconterà ‘i cosi duci’ siciliane patrocinata dal Comune di Salemi e dall’Assessorato regionale delle Attività produttive. Alla presentazione parteciperà l’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano con il sindaco Domenico Venuti.
“Siamo molto felici – sottolinea l’assessore Turano – di sostenere un’iniziativa che vuole valorizzare e promuovere una filiera produttiva che costituisce un’eccellenza territoriale. L’obiettivo che ci prefiggiamo è di fare anche un salto di qualità non solo puntando ai mercati esteri grazie agli strumenti promozionali messi in campo dalla Regione ma anche di pensare di realizzare un Salone internazionale del biscotto mediterraneo”.
Il Salone del biscotto siciliano è di fatto la prima manifestazione tesa a valorizzare questa produzione d’eccellenza dell’isola e nasce dall’idea del Comune di Salemi di dare continuità tematica alla valorizzazione dei grani antichi e delle tradizione ad essi legate.
“Continua quel percorso di valorizzazione del grano e delle tradizioni che abbiamo iniziato ormai da tempo – afferma il sindaco di Salemi, Domenico Venuti -. Il Salone del Biscotto si inserisce perfettamente in quel disegno in cui abbiamo creduto fin dall’inizio e che sta portando buoni risultati: la conservazione e la rivalutazione della nostra storia e delle nostre tradizioni in un ottica futura, non un ricordo fine a se stesso ma una occasione di sviluppo per un territorio che punta sulle proprie eccellenze. Una scommessa in cui ha creduto anche l’assessorato regionale delle Attività produttive e, che ringrazio”.
La manifestazione che si svolgerà a Salemi al Castello arabo-normanno vedrà numerosi momenti a partire dall’expo delle produzioni dolciarie siciliane alle degustazione raccontate dal conduttore televisivo Patrizio Roversi e dallo storico Gaetano Basile fino eventi squisitamente culturali come la mostra ‘Agrodolce, traslitterazioni contemporanee’ di Giuseppe Maiorana o il presepe raccontato da Salvo Piparo.