Va avanti il percorso di attivazione della sperimentazione delle farmacie dei servizi che vede la Sicilia fra le nove regioni pilota. Dopo la trasmissione del crono-programma al ministero della Salute, inviato la scorsa settimana, l’assessore Ruggero Razza ha infatti incontrato, nella sede di Federfarma Sicilia a Catania, i nove delegati provinciali delle farmacie rurali per definire l’avvio del progetto che punta all’erogazione di prestazioni sanitarie ulteriori rispetto a quelle tradizionali.
Si comincerà, infatti, proprio dalle aree disagiate del territorio siciliano per fornire quanto prima una maggiore assistenza alla popolazione, rendendo più semplice l’accesso a determinate prestazioni e migliorando così la sostenibilità del Sistema sanitario regionale e nello specifico della sanità del territorio.
Saranno circa 300 le farmacie siciliane (su base volontaria) ad essere coinvolte nella sperimentazione ed a breve sarà avviato il percorso formativo dei farmacisti.
«Crediamo molto in questo progetto – ha detto l’assessore Razza – che può rappresentare un tassello del processo di rigenerazione della sanità territoriale. Ho trovato grande entusiasmo fra i delegati di Federfarma e ciò è un ottimo propellente per la riuscita della sperimentazione che vede la Sicilia prima fra le Regioni italiane coinvolte a far scattare la fase operativa».
Nelle farmacie dei servizi sarà possibile effettuare la ricognizione terapeutica, l’aderenza terapeutica per le patologie croniche (Bpco, ipertensione, diabete), l’attivazione del Fascicolo sanitario elettronico, ma anche i servizi di telemedicina (holter pressorio, ecg, spirometria) e lo screening per la prevenzione dei tumori al colon retto.