Da circa un anno, gli alunni frequentanti la scuola primaria Cavour non possono svolgere le consuete ore di educazione fisica in palestra, così come previsto invece dal loro piano di studi.
Allo stato attuale infatti la palestra della scuola non è utilizzabile per la necessità di alcuni interventi di manutenzione: il pavimento è sollevato in alcuni punti, le pareti sono state danneggiate dall’umidità e sono prive dei rivestimenti anti-urto.
Piccoli interventi che, se eseguiti, permetterebbero ai piccoli alunni di usufruire dello spazio in piena sicurezza.
“L’ora di educazione fisica è un momento fondamentale di crescita che ad oggi viene negato” – afferma il dirigente Domenico Pocorobba .
Ma non è tutto: gli alunni del Cavour vivono anche un’altra situazione di difficoltà: i momenti d’ingresso e uscita da scuola rappresentano per loro attimi piuttosto caotici.
L’ingresso dell’istituto infatti si affaccia sulla Via Cavour ed è privo di atrio esterno o qualsiasi tipo di spazio che possa permettere ai bambini di uscire dalla scuola senza ritrovarsi subito sulla strada.
Come è facilmente comprensibile, con le auto in transito e quelle degli stessi genitori che si accalcano per prelevare ciascuno il proprio figlio, il caos che si genera è davvero notevole.
Il rischio naturalmente è quello di non potere garantire la sicurezza dei bambini stessi.
Allo stato attuale, all’uscita gli alunni trovano una transenna che dovrebbe impedire loro di spostarsi lateralmente ma la scuola non si accontenta e chiede un intervento più incisivo che possa garantire a tutti un’uscita da scuola più serena.
“Dobbiamo garantire la sicurezza dei bambini. L’ingresso e l’uscita da scuola ad oggi sono molto pericolose” – afferma il dirigente Domenico Pocorobba.
Per ovviare al problema, l’istituto aveva chiesto al Comune la chiusura della strada senza ottenere riscontro in tal senso. In alternativa è stata richiesta la presenza di una figura che vigili sulla situazione e aiuti i bambini: magari un anziano che presta volontariato, come accade già in altri istituti, o qualcuno che percepisce il reddito di cittadinanza.
Vista la pericolosità della situazione, con tanti bambini che si accalcano sul marciapiedi, la scuola chiede all’amministrazione d’intervenire con tempestività.