Ultimo appuntamento, alle 21.15 di sabato 30 novembre (con replica allo stesso orario di domenica 1 dicembre), per la quarta edizione di VERBA MANENT, rassegna di teatro e drammaturgia contemporanei del Teatro del Baglio di Villafrati che, grazie alla direzione artistica di Valeria Sara Lo Bue, ha confermato la sua capacità di portare in scena testi originali, differenti poetiche, generazioni a confronto e tematiche profondamente legate alla contemporaneità: la sessualità, l’amore, la famiglia, la diversabilità, la corrispondenza fra le persone, la nostalgia dei luoghi. L’incontro, l’azione, le parole degli uomini, che apparentemente passano e “volano”, in realtà rimangono e danno nuovi frutti.
CHE MAI NON POSSO DISTACCARE il titolo dello spettacolo che porta la firma di Valeria Sara Lo Bue per quel che riguarda drammaturgia e regia. Aiuto regia: Enrico Lodovisi. In scena: Sofia Bavera, Andrea Bellini, Piera Bivona, Paola Bisulca, Emanuela Cuttitta, Enrico Lodovisi e Totò Sciulara, con gli allievi del laboratorio teatrale e del laboratorio di canto dello stesso Teatro del Baglio.
Un lavoro che nasce da una ricerca su lettere antiche e moderne, raccolte sul territorio, generosamente donate da persone amiche o reperite nel web e sui libri. Lettere d’amore, di soldati e di emigranti. Un viaggio fra storie di distanza e corrispondenza, distacco fisico e vicinanza spirituale fra esseri umani.
La nostalgia dei luoghi lasciati, lo stupore della nuova vita, le paure e le speranze che nascono quando si è lontani da casa, o da chi si ama, intessono il testo di questo racconto collettivo. Un viaggio nel privato di gente comune, le cui storie somigliano a tante altre storie e a tante altre narrazioni ancora somiglieranno. Il progetto si realizza in collaborazione con il Museo delle Spartenze.
Una produzione che non poteva concludere in maniera migliore l’edizione numero 4 di una rassegna che racconta un viaggio sinergico tra tante umanità, dando voce ai suoi tanti protagonisti che permetteranno di configurarla come tassello di un prezioso mosaico nel panorama teatrale odierno.