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Diego Maggio: “In mancanza del porto dello Stato, qual e’ oggi lo stato del porto?

Diego Maggio interviene sulla questione del porto di Marsala.

L’argomento ha attraversato anche precedenti campagne elettorali e rimane, ad oggi, una delle più importanti da affrontare per il futuro economico della città.

L’avvocato marsalese ribadisce la necessità di provvedere ai lavori del cosiddetto “progetto pubblico” ovvero quello per la “messa in sicurezza del molo foraneo sopraflutto, molo foraneo sottoflutto, banchine, piazzali ed escavazioni”, in virtù del fatto che, con il passare del tempo e le mareggiate, le strutture esistenti subiscono un continuo deterioramento.

Maggio fa il punto della situazione partendo dal dato più recente: una  lettera dello scorso 7 agosto con cui il Sindaco risponde ad una nota invita a fine maggio dell’Assessorato Regionale alle Infrastrutture.

Se da un lato, nella lettera in questione il Sindaco dava atto dell’esistenza del progetto, dall’altro – afferma Maggio “con questa medesima lettera, il medesimo Sindaco assesta una mazzata forse esiziale al medesimo progetto pubblico (predisposto nel 2011 dal Provveditorato Interregionale Opere Pubbliche Sicilia-Calabria) per un porto polifunzionale e commerciale, definendolo non coerente con il progetto propostogli dalla Società privata MYR (con la quale era stato nel frattempo stipulato un Accordo di Programma per la realizzazione di un porto soltanto turistico) e non conforme al Piano Regolatore del Porto (che invece era stato esitato favorevolmente nel 2015) del quale tal progetto pubblico, a dire del Sindaco, costituisce una variante (mentre la Commissione VIA-VAS aveva proprio e nettamente escluso che si configurasse come “variante” del medesimo Piano Regolatore)”.

In questo contesto, nessun cantiere è stato avviato e nessun lavoro di manutenzione posto in essere.

La situazione, evidenzia Maggio, ricade anche sugli altri operatori del porto: “Il pur legittimo procedimento del progetto Myr con le sue lungaggini sta bloccando qualunque iniziativa degli altri operatori del porto. – dice ancora Diego Maggio – Tutti gli altri gestori dei porticcioli infatti sono costretti ad un immobilismo imprenditoriale che li sta portando alla rovina”.

L’avvocato Maggio sottolinea che “qualunque richiesta facciano di manutenzione, piuttosto che di ampliamento o rinnovo, viene negata dalla Regione perché è ancora pendente il progetto MYR : la cui concessione è già scaduta più volte”.

Maggio lamenta il fatto che, a suo parere, l’attuale amministrazione non si sia impegnata per portare avanti il lavoro avviato dalla precedente per la realizzazione “di quella conquista importantissima (e per di più finanziata) del porto polifunzionale e commerciale che magari sarebbe ora già giunto a compimento o si troverebbe comunque in fase avanzata”. Il rischio ora, conclude Maggio, è che “quel provvidenziale finanziamento di 49 milioni di euro sia stato soggetto ad irreversibile perenzione”.

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