I Carabinieri di Castellammare del Golfo hanno arrestato un uomo accusato di stalking, incendio e diffamazione nei confronti della ex compagna.
La vicenda è venuta alla luce la notte del 16 novembre, quando i militari sono stati chiamati ad intervenire in via Enrico Toti, a Castellammare del Golfo, per un incendio appiccato ad una Fiat Punto parcheggiata sulla strada, fiamme che si sono poi propagate anche ad un’abitazione limitrofa per cause che – fin da subito – non sono apparse accidentali.
Avviate le indagini, i carabinieri sono riusciti a scoprire che l’incendio aveva matrice dolosa e che il probabile autore del gesto potesse essere un partinicese di 34 anni che aveva, fino a poche settimane prima, intrattenuto una relazione sentimentale con la figlia del proprietario dell’auto incendiata.
Sospetti in effetti confermati dalle immagini di videosorveglianza estrapolate da alcune telecamere presenti nelle zone vicine al luogo dell’incendio.
Contestualmente, i Carabinieri dopo aver ascoltato diverse testimonianze, sono riusciti a ricostruire il contesto di violenza e di intimidazione in cui la vittima era costretta a vivere da settimane.
Date le circostanze, i Carabinieri attuato il protocollo di “codice rosso” a protezione della vittima, previsto nei casi di violenze commesse sulle donne.
Le successive indagini condotte dai Carabinieri di Alcamo hanno consentito di dimostrare come l’uomo, non solo si sia reso responsabile dell’incendio dell’auto utilizzata dalla donna, ma abbia anche posto in essere ripetute violenze, comportamenti vessatori, diffamatori ed intimidatori nei confronti dell’ex compagna a partire da settembre 2019, quando è cessata la loro relazione sentimentale.
I Carabinieri dunque, hanno iniziato ad attuare una serie di misure monitorando la vicenda attenzionando la vittima e la famiglia, informando tempestivamente l’Autorità Giudiziaria trapanese che, concordando pienamente con le risultanze investigative acquisite dai Carabinieri, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare disponendo l’arresto per l’uomo e la traduzione agli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Partinico con l’applicazione del braccialetto elettronico.