“Accogliamo positivamente il decreto sottoscritto dal Miur, dopo anni di battaglie e confronti, sull’internalizzazione di gran parte dei lavoratori ex Lsu e Appalti storici della scuola (973 in Sicilia), ma bisogna continuare a lavorare per garantire i diritti di tutti e dotare la scuola del personale di cui ha bisogno”. Lo dice il segretario regionale della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza.
“Sappiamo, infatti, che il provvedimento in questione – aggiunge – non riuscirà ad accontentare tutta la platea, perché i posti disponibili nell’organico di diritto accantonati non bastano. Questo non vuol dire che non ci sia bisogno di loro. Il personale Ata, al Sud ed in Sicilia in particolare, è assai carente. La soluzione è, quindi, quella di potenziare gli organici”.
“Allo stesso tempo – continua Rizza – bisogna sanare l’ingiustizia vissuta dai circa 800 lavoratori ex co.co.co. (500 solo in Sicilia), i quali sono stati sì internalizzati già nel 2018 ma con un contratto part time di 18 ore settimanali che li ha gettati sul lastrico. Da allora, infatti, sono costretti a campare con uno stipendio di neanche 700 euro, senza peraltro avere la possibilità di svolgere altre occupazioni perché dipendenti pubblici”.
“Tutte le strutture provinciali della Flc Cgil – conclude – sono impegnate in una serie di incontri con i lavoratori, sia ex Lsu che ex Co.co.co.. Il 27 novembre a Siracusa ci sarà un’assemblea interregionale, alla quale parteciperanno il segretario nazionale Francesco Sinopoli e la responsabile nazionale del personale Ata, Annamaria Santoro, per tenere costantemente informati i lavoratori sulle novità che emergono alla luce del costante confronto col Miur”.