C’è tensione ad Erice dopo l’annuncio del Sindaco Daniela Toscano di un’apertura verso il PSI che andrebbe siglata con l’elezione a Presidente del Consiglio Comunale del socialista Luigi Nacci.
L’accordo servirebbe sostanzialmente di rasserenare il clima politico in Consiglio Comunale e permettere di procedere con il quinquennio in corso.
Ma la scelta ha invece acceso ancor di più gli animi all’interno del PD.
In una nota inviata agli organi di stampa, i componenti della lista del PD che alle scorse elezioni sostennero la Toscano esprimono il totale malcontento e dissenso nei confronti dell’accordo.
Per questa ragione e per “loro stesso senso di appartenenza alla corrente politica del Partito Democratico”, si dà mandato ai consiglieri Carmela Daidone e Pino Agliastro di votare in maniera negativa la proposta dell’elezione a Presidente del Consiglio Comunale ericino del socialista Nacci.
Per i componenti della lista del PD si tratta di “un’accordo che viene meno al patto primordiale fatto con tutti i cittadini ericini”.
Con la stessa nota, inoltre i due consiglieri disconoscono la firma apposta nel documento d’accordo da parte del referente della lista PD in quanto, durante l’apposita riunione per la decisione in merito alla questione, la lista ha rappresentato dissenso totale per la questione ed altro. Tale dissenso è stato manifestato dai consiglieri Pd anche durante altri tavoli politici.
“I componenti della Lista del Partito Democratico di Erice alle elezioni del Consiglio Comunale dell’11 giugno 2017, insieme a un nutrito gruppo di cittadini ericini fedeli al pensiero e al simbolo politico, che hanno sostenuto l’attuale Sindaco sia durante le primarie del Partito Democratico sia in fase di elezione” – scrivono gli stessi componenti della lista.
“A trenta mesi dalle elezioni – continuano – la sindaca ha già dimenticato la compagine dell’unico Partito Politico rappresentato dal Partito Democratico alle elezioni”.
I membri della lista ricordano le oltre 1400 preferenze dei cittadini che hanno permesso la sua elezione. “La sindaca – aggiungono – ha già dimenticato i toni aspri e offensivi tenuti e rivolti verso la compagine socialista avversa, ha già dimenticato quali fossero allora le profonde divisioni che avevamo,tutti uniti, rispetto a quegli avversari di diversa ideologia politica”.