Una sanità che deve essere più diffusa e presente sul territorio con i servizi di cui hanno bisogno i cittadini dei comuni del comprensorio che si trovano più lontani dall’ospedale della zona, la rete di collegamenti soprattutto di viabilità secondaria da potenziare e migliorare, le potenzialità e specificità di ogni territorio da valorizzare come turismo, la filiera agroalimentare da far conoscere fuori dalla Sicilia, scuole più sicure con strutture che siano adeguate anche a percorsi didattici innovativi e più completi per la formazione dei giovani, e tanto altro. E’ su questi punti che la Cisl Palermo Trapani con le sue Federazioni e i comuni del comprensorio di Corleone avviano una collaborazione per “creare le sinergie che devono essere alla base di un nuovo percorso, che porti ogni realtà territoriale ad affrontare e risolvere i problemi principali dei cittadini, e che rilanci l’economia valorizzando finalmente al massimo le potenzialità”, ha spiegato il segretario generale della Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana. L’occasione è stata l’iniziativa “Noi Cisl Siamo nei Comuni, con i giovani, per il lavoro, per le infrastrutture” che si è svolta presso l’Istituto di Suore Francescane Santa Chiara di Corleone, organizzata dalla Cisl Palermo Trapani e dalla Fp Cisl Palermo Trapani e aperta dall’intervento del segretario generale Fp Cisl Lorenzo Geraci, seguito poi dai segretari Fnp Cisl Palermo Trapani Rosaria Aquilone, Fisascat Cisl Sicilia e Palermo Trapani Mimma Calabrò, Cisl Scuola Palermo Trapani Vito Cassata, Filca Cisl Palermo Trapani Francesco Danese, per la Fit Cisl Sicilia il segretario regionale Antonio Dei Bardi , Flaei Cisl provinciale Carlo Santonato, e Fai Cisl Adolfo Scotti, oltre al primo cittadino di Corleone Nicolò Nicolosi e ai 12 sindaci del territorio. A concludere è stato il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana. Al centro dell’incontro tutti i nodi cruciali dai quali dipende il futuro di questi territori, spesso dimenticati. “Si tratta di realtà in cui uno dei problemi principali è lo spopolamento – ha aggiunto La Piana –, i giovani vanno via perché non trovano risposte per il loro futuro, già a cominciare dal percorso scolastico. L’età media si alza, e proprio per questo servono risorse maggiori per le politiche sociali, le fasce più deboli della popolazione non possono spostarsi lontano per un esame, una visita, non ottenere le prestazioni sociali e sanitarie adeguate. Bisogna partire da questo, dai servizi e dal potenziamento delle infrastrutture cosiddette secondarie come le strade di collegamento fra i comuni della zona e fra questi e la città di Palermo. Altri punti fondamentali sono la valorizzazione dell’artigianato locale, della filiera agroalimentare ed enogastronomica, del turismo e la tutela ambientale, ma anche da un serie di servizi resi a cittadini e imprese del luogo come ad esempio quelli connessi alla qualità del servizio elettrico ”. Dal punto di vista infrastrutturale, ha affermato il sindacato, a mancare è una rete ferroviaria vicina, tutto si concentra sulle tre strade statali (118 la corleonese-Agrigento, 188 Centro occidentale Sicilia e 188 l’altra direzione), per le quali sono previsti progetti di ammodernamento per oltre 26 milioni di euro. “Si realizzino i progetti esecutivi, si aprano questi cantieri per realizzare le opere attese e dare ossigeno al settore edilizio” hanno dichiarato i sindacalisti della Cisl. Ad aprire i lavori era stato l’intervento del segretario generale Fp Cisl Palermo Trapani Lorenzo Geraci. “La Cisl Fp ha ribadito la volontà di essere presente nei luoghi periferici e al fianco dei lavoratori e dei cittadini, inaugurando mesi fa una propria sede a Corleone” ha affermato Geraci che ha aggiunto: “Grazie al nostro impegno e alla proficua collaborazione con le amministrazioni locali, sono stati stabilizzati 377 precari dei Comuni del comprensorio, di cui 98 lavoratori solo a Corleone. Abbiamo sempre chiesto – ha proseguito Geraci – che sia innalzato lo standard qualitativo dei servizi socio – assistenziali nel nosocomio e nelle strutture sanitarie del territorio. A una comunità come questa, in cui gravitano un ospedale e 5 postazioni del 118, oltre che vari uffici statali, regionali, previdenziali e fiscali, a cui fanno riferimento i 14 comuni limitrofi, serve una macchina amministrativa e burocratica perfettamente funzionante ed operativa”. Da qui la proposta: “Per raggiungere questo risultato, occorre che le istituzioni locali e il sindacato stringano un’alleanza sociale che parta dalla valorizzazione delle professionalità esistenti e arrivi a garantire servizi efficienti alla collettività”. “Come Cisl – ha poi aggiunto La Piana – stiamo portando avanti un impegno sulle periferie delle città e delle nostre province perché l’attenzione delle istituzioni deve essere maggiore proprio in questi territori. Fondamentale il dialogo con i sindaci che hanno ben chiaro cosa serve ai propri comuni per rinascere”. Anche dai sindaci è giunto l’appello per una forte collaborazione fra sindacato e comuni. “Ben venga un confronto tra le parti come quello di oggi perché i problemi sono tanti – ha spiegato Nicolò Nicolosi sindaco di Corleone – . Primo fra tutti lo sviluppo, che è legato molto alle infrastrutture. In questo territorio quelle viarie sono assolutamente carenti. Nel 2006 avevamo avuto i finanziamenti per rifare la strada fino al bivio di Bolognetta e il progetto era anche di andare verso l’Agrigentino. Poi con la crisi finanziaria è stato rastrellato tutto. Noi dobbiamo riottenere quello che ci è stato tolto e dobbiamo farlo insieme: sindaci, sindacato, cittadini. Se non lo facciamo, lo sviluppo resterà inespresso. Il 9 dicembre faremo un’assemblea pubblica a Corleone sul tema della viabilità provinciale, coinvolgendo tutti i comuni vicini, perché è un problema prioritario ed essenziale che necessita di risposte concrete”. Tutti, i primi cittadini della zona a ribadire la necessità che le istituzioni regionali e nazionali tornino a pensare a questi territori dove è difficile curarsi, dove le cattive condizioni delle strade rendono difficile gli spostamenti, dove sono tante le eccellenze sconosciute fuori dalla Sicilia e dove si attendono per anni e anni un opera a causa della mancanza di progettisti negli uffici pubblici competenti (come la Città metropolitana) soprattutto dopo la riforma delle ex Province. Della stessa idea la dirigente generale dell’Asp 6 Daniela Faraoni: “Serve un disegno strategico che è finora mancato per questi territori, dove proprio per le strade dissestate e in cattive condizioni è difficile trovare operatori sanitari disposti a trasferirsi . Ma i cittadini meritano servizi adeguati alle loro esigenze”. “Ci rendiamo conto – ha poi concluso il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana – delle difficoltà finanziarie dei comuni spesso a rischio dissesto, ma bisogna razionalizzare la spesa pubblica e avviare la lotta all’evasione fiscale per pagare tutti ma pagare meno, grazie alla quale liberare risorse per le politiche sociali e del lavoro. Le aree interne non possono essere considerate una zavorra per la crescita dell’Isola ma una opportunità di sviluppo che necessita però di un intervento congiunto e sistematico”.