“E’ con indignazione che si apprende la notizia del
ritrovamento, con 60
pallini in corpo, di un giovane esemplare di Aquila del Bonelli, e come si
continui a perpetrare impunemente il bracconaggio in Sicilia.
Mentre il Dipartimento Sviluppo Rurale e Territoriale, guidato da Mario
Candore e’ impegnato, in diversi siti in Sicilia, ad attuare gli interventi
previsti dal progetto Life CON.Ra.Si, di cui è partner, per la conservazione
dell’Aquila del Bonelli, del Capovaccaio e del Falco Lanario, si continuano a
registrare episodi esecrabili, come quello dell’uccisione del giovane “Rocco”.
Il progetto Life, si pone come obiettivo di migliorare il successo
riproduttivo e dunque lo stato di conservazione di tre importanti rapaci
nidificanti in Sicilia: Aquila di Bonelli, Capovaccio e Falco Lanario. In
particolare, l’Aquila di Bonelli o Aquila Fasciata è un rapace presente in modo
frammentario in Italia meridionale ed è sedentaria e nidificante solo in
Sicilia. Rocco, l’individuo vittima dei bracconieri, è stato ritrovato grazie
al suo microchip satellitare, in quanto esemplare oggetto di monitoraggio del
nostro progetto di monitoraggio, tutela e riproduzione.
È chiaro, dunque, che si tratta di una perdita inestimabile, per il patrimonio
faunistico non solo della Sicilia ma dell’Europa meridionale.
Si rende necessario, pertanto, intervenire duramente contro questi gesti
scellerati che vanificano il lavoro profuso dall’Amministrazione e che saranno
responsabili della scomparsa definitiva di tali specie di rapaci in Sicilia.
Si fa appello alle Forze dell’Ordine e alle Associazioni venatorie, il cui
compito è anche quello della vigilanza, affinché i colpevoli di questo
deprecabile ed inspiegabile gesto, vengano al più presto individuati e puniti.
Lo dichiara l’Assessore all’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale Edy Bandiera
dinnanzi all’ennesimo atto di bracconaggio ai danni di una delle specie
inserite nelle liste rosse di così grande importanza per il mantenimento degli
ecosistemi dell’Isola.