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Palermo,al Teatro Libero arriva il progetto Beyond the Sud con due nuove produzioni

Il 18 e 19 ottobre avrà luogo il progetto Beyond the Sud – Palermo, sostenuto dall’assessorato alle Culture del Comune di Palermo. È la tappa palermitana di più ampio progetto nazionale rivolto alle nuove drammaturgie e ai nuovi modelli di gestione oltre il Sud.

Vincitore nel 2018 del bando del Mibact Boarding Pass Plus, il progetto di Palermo vede in prima due produzioni sul palco del Teatro Libero, il 18 ottobre alle 21: Una storia di Impossibilità di Fabio Pisano, con la regia di Agostina Luz Lopez e E La nave va di Diogo Liberano, con la regia di Carmelo Alù.

Il progetto, nel corso di un anno, ha dato vita a due residenze di creazione che hanno coinvolto drammaturghi e registi italiani, argentini, brasiliani; di questo percorso se ne parlerà il 19 mattina, dalle 10.30 alle 14, in una mattinata di riflessione conclusiva sui temi del progetto che si terrà sempre al Libero di Piazza Marina.

Beyond The Sud ha visto il costituirsi di una rete di organismi e strutture: cinque realtà della produzione teatrale del mezzogiorno (Teatro della Città di Catania, capofila – Teatro Libero Palermo – Scena Verticale di Castrovillari – Nuovo Teatro Sanità di Napoli e Teatro Koreja di Lecce); e diversi partner latinoamericani, il  Centro Culturale San Martin e Panorama Sur di Buenos Aires, Complexo Duplo e Complexo Sul di Rio de Janeiro, con l’obiettivo di valorizzare la relazione e il confronto tra produttori/organizzatori, drammaturghi e registi, permettendo la realizzazione delle due produzioni in programma e un archivio online di nuova drammaturgia italiana e latino-americana.

Una storia di impossibilità di Fabio Pisano, con la regia di Agostina Luz Lopez e con Claudio Boschi, vede in scena Barbara Giordano e Fabrizio Martorelli. E’ un dramma in atto unico, che narra la storia di una coppia, i cui nomi sono Uno e Moglie, e del migliore amico di lui, Zero. Un’indagine sulle relazioni di coppia che scava il tema della famiglia attraverso una struttura narrativa insolita, una storia deframmentata, una storia di impossibilità per l’appunto.

La seconda produzione è E la nave va di Diogo Liberano, traduzione italiana di Letizia Russo, regia di Carmelo Alù, con in scena Francesca Farcomeni, Domenico Macrì e Marco Quaglia, luci Simone Raimondo. Lo spettacolo arriva a Palermo dopo il grande successo ottenuto a Buenos Aires presso il Centro Culturale San Martìn nei giorni scorsi. Una drammaturgia che mette al centro la relazione tra due uomini attraverso epifanie di frammenti di un vero e proprio discorso amoroso. Inizio, sviluppo e fine di una storia d’amore tra un uomo di circa trent’anni e uno di quarantatré. Una storia raccontata dal punto di vista di una macchina, omologata per due. Al centro le relazioni, i temi lgtbqi e la società, dal punto di visto di un giovane drammaturgo brasiliano.

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