È partito da Malfa, nell’isola di Salina, #BUL Banda Ultra Larga per la Sicilia 4.0, il ciclo di eventi sulla digitalizzazione che toccherà nei prossimi mesi tutte le province siciliane. L’iniziativa è organizzata da Regione Siciliana-Autorità per l’innovazione tecnologica e Open Fiber, la società partecipata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti che s’è aggiudicata i bandi per la realizzazione di una rete pubblica nelle aree meno digitalizzate. Oltre a Infratel, società in house del Ministero dello Sviluppo Economico, la tappa iniziale del tour è stata supportata dall’amministrazione comunale di Malfa, tra le prime località italiane che a breve potranno beneficiare di servizi digitali a prova di futuro.
Connessioni al web ultraveloci in grado di abilitare servizi di telemedicina, telelavoro, e-government, formazione a distanza, e-learning e tutti quegli applicativi ad alto impatto tecnologico destinati a migliorare la vita di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni. Proprio sul ruolo centrale svolto dalla Regione Siciliana si è soffermato Vincenzo Falgares, dirigente dell’Autorità regionale per l’innovazione tecnologica: “Siamo di fronte a un grande investimento reso possibile grazie all’Europa, al Programma Operativo e ai Fondi strutturali regionali. Ai 161 milioni del Piano BUL vanno sommati i 75 del precedente investimento: oltre 230 milioni che rappresentano rispetto alla media nazionale il maggiore volume di infrastrutturazione di reti a banda ultra larga. Un percorso che non finisce qua, altri 80 milioni sono previsti per lo sviluppo di Agenda Digitale Regionale 2020”. I numeri dell’intervento sono stati resi noti da Clara Distefano, regional manager per la Sicilia di Open Fiber: “Il Piano BUL procede in maniera più che spedita in Sicilia.
Attualmente abbiamo già concluso i lavori di infrastrutturazione in 48 comuni con cantieri in lavorazione in altre 100 località delle diverse province siciliane. La commercializzazione dei servizi di connettività su rete a banda ultra larga sta per partire in 13 comuni siciliani sui 70 inseriti in sperimentazione su base nazionale. Tra questi c’è proprio Malfa, dove nei mesi scorsi è stato possibile eseguire un intervento delicato come la posa aerea dei nostri cavi in fibra ottica”.