Lo scorso 11 settembre, gli agenti della Squadra Pegaso della Sezione Investigativa del Commissariato di Mazara del Vallo, con l’ausilio della Squadra Cinofili della Questura di Palermo, al termine di una operazione di polizia nel quartiere di “Mazara Due”, hanno arrestato in flagranza di reato il noto pregiudicato mazarese Salvatore Tumbiolo, di 33 anni.
Nello specifico, a seguito di appostamenti e di pedinamenti, gli investigatori del Commissariato avevano notato strani movimenti all’esterno dell’appartamento dove Tumbiolo convive con la compagna.
Gli operatori di Polizia, intorno alle 09.30 del 11 settembre, sono entrati all’interno della palazzina senza essere notati e hanno perquisito l’abitazione dell’arrestato.
Gli investigatori, anche grazie all’aiuto degli infallibili cani “Ulla” e “Yndira”, hanno scoperto così, ben occultate dietro uno specchio da bagno, 23 dosi di marijuana, avvolte con carta stagnola; all’interno di un vaso di plastica, in un doppio fondo coperto da uno strato di cartone, altre 124 dosi di marijuana, anch’esse già confezionate per essere vendute; all’interno di un divanetto, dove era stata ingegnosamente ottenuta una cavità praticando sul fondo del mobile un largo foro, un fucile a canne mozze, alterato e verosimilmente provento di furto, illegalmente detenuto, insieme ad un consistente munizionamento anch’esso mai denunciato; un copricapo di lana modificato per essere usato come passamontagna e, infine, due mostrine usate dagli allievi agenti della Polizia di Stato durante la frequentazione dei corsi di formazione.
Tumbiolo, non presente nell’appartamento al momento della perquisizione, è stato successivamente rintracciato, condotto negli uffici del Commissariato e tratto in arresto.
Come da disposizioni impartite dal P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala, completata la redazione degli atti di polizia giudiziaria e l’analisi della sostanza drogante, il soggetto arrestato e foto-segnalato, è stato condotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.