Al via una nuova campagna di scavi a Selinunte curata dall’Istituto
Archeologico Germanico di Roma, dall’Università di Bonn e da quella di Bochum in collaborazione con il Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria. Il Progetto, diretto dal professor Jon Albers, ha lo scopo di indagare l’estensione dell’antico bacino portuale nella valle del Gorgo Cotone, tra la collina di Manuzza e la collina orientale. L’obiettivo principale è quello di individuare i limiti perimetrali dell’antico porto, datarne le
strutture e definire la relazione tra lo scalo e l’impianto urbanistico.
L’iniziativa “Il porto orientale di Selinunte. Cronaca di uno scavo” sarà
presentata venerdì 23 agosto, alle ore 18, e segna una nuova tappa del progetto “I Cantieri della conoscenza” lanciato dal neo direttore del Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria, l’architetto Bernardo Agrò. Una formula, quella dei “cantieri aperti” che ha l’obiettivo di offrire ai visitatori nuovi percorsi che diventano divulgativi e inoltre coinvolgere
cittadini e associazioni nelle campagne in corso favorendo così una
“archeologia partecipata”. “Le attività di ricerca del Parco – sottolinea Agrò – sono portate alla conoscenza attraverso la realizzazione di allestimenti museali a cantiere aperto, che costituiscono un valore aggiunto nella offerta culturale per i visitatori con rinnovati e sempre inediti percorsi. L’idea inoltre costituisce un modo nuovo anche per raggiungere i newcomers, cioè le persone che nei nostri siti museali non sono mai entrate ponendo come altro importante obiettivo far tornare loro e gli altri, facendo diventare il Parco come una realtà presente nella vita delle persone”.