venerdì, Novembre 15, 2024
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Mazara, ritrovato minore sottratto dalla madre in una comunità

Lo scorso 16 agosto, la Squadra Pegaso della Sezione Investigativa del Commissariato di P.S. di Mazara del Vallo è riuscita a rintracciare un minore sottratto violentemente dalla madre ad una comunità alloggio di Mazara del Vallo, ente al quale il bambino era stato affidato sulla base di un provvedimento del Tribunale dei Minori di Genova. 

Intorno alle ore 11.30, R.G., educatrice presso tale comunità – ente che da diverso tempo ospita minori con alle spalle problematiche familiari – giungeva in Via Arturo Toscani, presso i magazzini ex Igea, alla guida di un pullmino con a bordo alcuni minori affidati all’ente e di età compresa tra gli 8 e i 14 anni, per una gita.

L’educatrice non aveva il tempo di far scendere i bambini dal mezzo che la madre di uno di loro, per caso trovatasi nei dintorni, saliva repentinamente sul pulmino e tentava di impadronirsi delle chiavi del veicolo, provando a estrarle dal quadro, senza tuttavia riuscire nel suo intento. Confrontandosi con la resistenza della educatrice, l’aggressore, B.M. una donna quarantaseienne originaria di Genova, le sputava contro e la insultava alla presenza dei minori e dei passanti, colpendola violentemente sul corpo con pugni e schiaffi, facendole perdere l’equilibrio.

A quel punto, B.M. prelevava con forza dal mezzo il proprio figlio di appena 10 anni.

Prima che si allontanasse, la responsabile della comunità avvertiva la donna che avrebbe chiamato la Polizia, al fine di farla desistere dal suo intento criminoso, ma senza esito alcuno. L’aggressore, anzi, si accaniva ancora con più violenza sulla educatrice e solo l’intervento di alcuni passanti poneva fine all’azione delittuosa. B.M., quindi, si allontanava precipitosamente dal posto con il figlio trascinato giù dal pullman, facendo perde le proprie tracce, permettendo così all’aggredita di richiedere, subito dopo, l’intervento della Polizia di Stato.

Personale della Squadra Pegaso del Commissariato, nell’immediatezza, suddivisa e battuta senza tregua la zona della città ove era avvenuto il fatto, si metteva alla ricerca della donna e di suo figlio. Dopo mezz’ora, riusciva a rintracciare i due soggetti. B.M., quindi, veniva condotta presso gli uffici del Commissariato e denunciata in stato di libertà per sottrazione di minori e lesioni personali aggravate. Il minore, infine, scosso dalla vicenda ma senza che avesse riportato ferita alcuna, era affidato nuovamente all’educatrice.

Venivano quindi informate le autorità giudiziarie di Marsala e di Genova per l’adozione dei provvedimenti conseguenti ritenuti necessari.

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