“Sburocratizziamo la Sicilia. Nella percezione delle imprese che vogliono investire, degli operatori economici, dei professionisti e delle banche, la Sicilia è vista come la terra delle dov’è impossibile trovare soluzioni, la terra della complicazione amministrativa. Ecco perchè abbiamo coniato lo slogan ‘sburocratizziamo la Sicilia’”. Il vicepresidente della Regione siciliana e assessore all’Economia, Gaetano Armao, ha illustrato così la legge sulla semplificazione amministrativa, durante un seminario, a Villa Malfitano, al quale hanno preso parte docenti universitari e avvocati. Coordinatore dell’incontro l’avvocato Pier Luigi Matta.
La legge Grasso-Armao punta alla semplificazione, alla trasparenza e alla sburocratizzazione delle procedure amministrative, intervenendo su tutta l’organizzazione degli enti locali. “La legge sulla semplificazione amministrativa, che il Governo Musumeci ha fortemente voluto, prevede la responsabilità dei dirigenti, con effetti positivi sul rendimento complessivo, i risultati delle amministrazioni e, soprattutto, sul rispetto dei tempi di emanazione dei provvedimenti, perché l’amministrazione deve decidere e deve farlo in tempo breve – ha spiegato Armao -. Le imprese non possono aspettare, perché i piani di investimento hanno una loro tempistica, fuori dalla quale non sono più sostenibili”.
“La semplificazione è uno degli obiettivi programmatici del Governo Musumeci – ha aggiunto Armao – perché spesso la burocrazia uccide l’attività d’impresa e la vita dei cittadini”. Stop alla burocrazia lumaca, quindi, grazie alla disciplina del silenzio-assenso, che diventa “il metodo per i vari uffici chiamati a dare risposte entro 60 giorni”.
Il vicepresidente ha ricordato il Rapporto dell’ex ministro della funzione pubblica, Massimo Severo Giannini, del 1979, secondo cui: “La situazione è difficile ma non impossibile”.
“La Sicilia non è irredimibile – ha concluso -. Semplificando, da un lato, renderemo più facile la vita dei siciliani e, dall’altro, attrarremo investimenti, semplificando la vita delle aziende”.