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Catania: mancato censimento delle aree del Cibali devastate dall’incendio del 2017. Bonaccorsi (M5S) chiede chiarimenti

In una interrogazione a prima firma del consigliere comunale Graziano Bonaccorsi (M5S) vengono riaccesi i riflettori su una questione del luglio 2017 i cui contorni rimangono ancora, a distanza di due anni, poco chiari. 

Si tratta della vicenda degli “Orti di Cibali” o meglio “centro direzionale Cibali”, l’unico polmone verde presente in un’area altamente urbanizzata e selvaggiamente cementificata.

“Il 10 luglio 2017, la Giunta Comunale dell’allora sindaco Bianco, aveva approvato la variante al Piano Regolatore che prevedeva, proprio in quell’area, la costruzione di palazzi da dodici piani, centri commerciali, alberghi e migliaia di metri quadri di parcheggi, in sintesi 165 mila metri cubi di cemento. Appena 48 ore dopo, il 12 luglio, scoppia un incendio che devasta 15 ettari dei 18 esistenti”, racconta il consigliere Bonaccorsi. 

E’ fondamentale ricordare quanto dispone la legge n. 353 del 2000, al cui articolo 10 vieta per 10 anni la realizzazione di edifici, nonché strutture e infrastrutture sulle aree devastate dal fuoco. 

Al comma 2 di questo articolo, viene specificato, inoltre, che i Comuni devono provvedere al censimento, tramite apposito catasto, dei soprassuoli già percorsi dal fuoco nell’ultimo quinquennio, avvalendosi “anche” dei rilievi effettuati dal Corpo forestale dello Stato. Il catasto è aggiornato annualmente.

Il consigliere aggiunge: “L’amministrazione comunale, ovviamene, ha inviato la proposta di deliberazione per l’aggiornamento del catasto dei soprassuoli 2017, ma purtroppo non abbiamo riscontrato la presenza delle aree devastate dall’incendio del 2017 del quartiere Cibali. Il mancato censimento di queste aree è da ritenersi grave e per questo abbiamo presentato questa interrogazione”. 

Attualmente, però, la proposta di deliberazione non è stata discussa, né votata, in aula perché le sedute del 19 e del 20 giugno scorso sono decadute per mancanza del numero legale. 

“Noi non dimentichiamo il vasto incendio del luglio 2017 nel quartiere Cibali, forse il Comune si. Auspichiamo l’inserimento di queste aree nel catasto dei soprassuoli, così da non esporre a inutili speculazioni edilizie una delle poche aree verdi rimaste nel cuore della nostra città”, conclude Graziano Bonaccorsi.

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