Il Consiglio comunale ha approvato ieri a maggioranza il conto consuntivo per l’esercizio finanziario 2018. Dal rendiconto di gestione risulta un avanzo di amministrazione o fondo di cassa al 31 dicembre dello scorso anno di circa 5.700.000,00 euro. “Il risultato di amministrazione, per un totale di 11.915.805,55 euro, è positivo – commenta il sindaco Nicolò Catania – ed è in regola con i parametri di stabilità previsti per legge. Un dato che rassicura sul buono stato di salute dell’ente locale, confermato anche dal fatto che il Comune, grazie all’oculata gestione di questi anni, non ha mai chiesto anticipazioni di cassa”. Nel suo intervento esplicativo durante la seduta del Consiglio l’assessore al Bilancio Antonino Zinnanti ha fornito i dati principali del rendiconto fra cui quelli relativi alla spesa corrente che ammonta a 308.437,06 e alla spesa in conto capitale per un totale di 730.030,23 euro. L’esponente della Giunta ha poi voluto sottolineare come la mancata riscossione della Tari abbia inciso negativamente sui conti dell’ente. Il totale della tassa sui rifiuti non incassata al 31 dicembre 2018 ammonta infatti a 3.906.047,55 euro, cifra che ad oggi, con i pagamenti effettuati dagli utenti in questi primi cinque mesi del 2019 per circa 192mila euro, scende a soli 3.713.126,19 euro. Si tratta di una cifra ingente che influisce per l’83 per cento sul fondo relativo ai crediti di dubbia esigibilità (a copertura dei residui attivi), ovvero il fondo nel quale il Comune è obbligato per legge ad accantonare le somme necessarie per coprire i tributi non versati. “Soldi – osserva l’assessore Zinnanti – che, se le tasse venissero pagate regolarmente dai cittadini, potrebbero essere utilizzati dall’ente locale per erogare ulteriori servizi”. “Il bilancio del Comune di Partanna – conclude in merito il sindaco Nicolò Catania – è solido, nonostante le difficoltà e i tagli sempre più incisivi di Stato e Regione che hanno determinato una frattura netta tra Nord e Sud proprio in relazione alla capacità di riscossione e che solo in Sicilia ha già mandato in dissesto finanziario circa 150 comuni fra cui città capoluogo di provincia oggi definite città metropolitane.E proprio in quest’ottica occorre migliorare il dato che riguarda il pagamento della tassa sui rifiuti (Tari) per la quale chiediamo la collaborazione di tutti i cittadini. Considerato che il servizio ‘porta a porta’ ha raggiunto un buon livello di efficienza (la raccolta differenziata si attesta ormai sull’80 per cento) e che i centri di raccolta sono attivi e lavorano a pieno ritmo, il mancato versamento del tributo non trova alcuna giustificazione”.