Gli agenti della polizia penitenziaria di Trapani e Favignana danno seguito ad un annuncio fatto giorni addietro, ovvero quello di attuare uno sciopero della fame non consumando i pasti alla mensa.
“La protesta – scrivono i sindacalisti, tra i quali Veneziano, Savalli, D’Aguanno, Basirico, Trapani e Cusenza – è stata ignorata dai vertici dell’Amministrazione Penitenziaria; infatti, giocando con i numeri e le percentuali, si è voluto “sminuire” la gravità della situazione, considerato che l’Amministrazione annovera nella conta del personale di Polizia presente anche i “fantasmi”, quelli in convalescenza e quindi prossimi alla pensione, quelli distaccati da altre sedi, in forza all’Istituto, ma di servizio in aree riservate e che non si possono utilizzare, non tenendo comunque conto dei colleghi che sono stati già posti e verranno posti in quiescenza entro dicembre, non tenendo conto nemmeno dei 52 colleghi che fruiscono della Legge 104 e sono quindi utilizzati parzialmente, incidendo pesantemente sul servizio a causa della legittima fruizione dei permessi previsti”.
Al centro della questione la carenza di organico.