Vito Roberto Palazzolo è considerato il tesoriere di cosa nostra, colui il quale ha amministrato per anni i beni di boss mafiosi del calibro di Totò Riina e Bernardo Provenzano. Palazzolo, è originario di Terrasini ma era attivo fra la Svizzera e il Nord Africa dove gestiva i beni dei boss. Il manager siciliano, era stato arrestato nel 2012 a Bangkok, in Thailandia e ha scontato in Italia la sua pena detentiva. Dalla Thailandia sono ricominciate però le indagini eseguite dal Gico della Finanza che indaga sui misteri di Vito Roberto Palazzolo
La Corte reale civile della Thailandia ha reso noto che ha dato seguito al sequestro di un conto corrente intestato alla moglie di Vito Roberto Palazzolo, così come aveva chiesto la procura diretta da Francesco Lo Voi attraverso una rogatoria. Sul conto però ci sarebbero appena 45 mila euro, briciole rispetto al mega patrimonio dei boss. Palazzolo si è sempre definito una “vittima” dei boss corleonesi, in quanto costretto a fare “questo sporco lavoro di tesoriere” ma non se l’è mai cantata sui misteri economici dei suoi “carnefici” per conto dei quali, negli anni Ottanta, riciclava i miliardi del più grande affare di droga mai realizzato da Cosa nostra, fra la Sicilia e gli Stati Uniti.
Adesso, Vito Roberto Palazzolo è affidato ai servizi sociali, in una città del Nord Italia.