CATANIA – Un “amarcord” pruriginoso e rigidamente vietato ai minorenni. Un omaggio all’eros spinto un po’ oltre, che ha fatto della città etnea il centro della “porno arte”, con “film inediti o dimenticati, segni anatomici, letteratura genitale, erotografie, performance interrotte”. Dal 24 al 26 maggio 2019 Catania è stato teatro del primo PornFest: una provocazione, forse, o un inno alla libertà, in programma al Teatro Coppola. La manifestazione è stata preceduta da alcuni appuntamenti come la Collettiva fotografica “Viadelporno”, che ha aperto i battenti il 22 maggio, presso lo spazio espositivo viadelprincipe,
“Ancora storditi dall’incontro-proiezione-dibattito occorso presso il Teatro Coppola con Monica Stambrini e Valentina Nappi, che ci legavano etericamente alla loro opera, noi, pavidi e decorosissimi occupanti del suddetto spazio-collettore di devianze, e loro, ben più solide ed efficienti produttrici d’immagini, senza remore Vi offriamo il primo Catania Porn Fest per corromperVi blandamente o ricordarVi mai dismesse abitudini fortunate e improduttive – si legge nella pagina Facebook dell’evento.
Quello stordimento derivava dall’aver, temporaneamente e senza turgori avanguardistici, sospeso la cupa e forzosa clandestinità del consumo di materiale pornografico, in una condivisione sorprendente e atarassica di temi, contenuti, provocazioni, giudizi, che intendiamo con il Catania Porn Fest riproporre, approfondire, disattendere. Film inediti o dimenticati, segni anatomici, letteratura genitale, erotografie, performance interrotte: per liberarsi finalmente dalla memoria periferica che, incessante, ci ricorda che dove c’era il più antico e nobile cinema porno catanese, adesso vendono cheeseburger”.
Da catania.livesicilia.it