Baby squillo a Palermo : confermate le condanne per Nicolicchia e il procacciatore del sexy shop

La Corte di cassazione del Tribunale di Palermo ha confermato i 9 anni di carcere stabiliti nel precedente processo a carico di Dario Nicolicchia, accusato di fare sesso con una minorenne che si faceva chiamare Naomi e di farla per giunta prostituire. Il tribunale palermitano ha anche giudicato inammissibile il comportamento di Andrea Verdicaro, titolare di un sexy shop di via Cappuccini, il quale avrebbe procurato i clienti facoltosi per la sedicenne costretta a prostituirsi. Per il commerciante procacciatore, con le relative attenuanti generiche, la condanna è stata ridotta da 4 a 2 anni e 8 mesi. Le indagini iniziate nel 2016, avevano portato ad accertare un giro di prostituzione minorile messo su da Dario Nicolicchia, ex commesso di un negozio di informatica, il quale, approfittando delle scarse condizioni economiche della sua fidanzata sedicenne, con la promessa di regali e qualche soldo, l’avrebbe indotta a prostituirsi con clienti facoltosi, fra i quali un avvocato condannato a quasi 2 anni di reclusione, un ristoratore, condannato a 4 mesi e un dentista a 5. Nicolicchia, avrebbe anche aperto una pagina Facebook per attirare nuovi clienti. Ne sono stati identificati tredici, uomini disposti a spendere fra i 50 e i 300 euro per un rapporto sessuale. Lo dimostrerebbe la mole di contatti telefonici gestiti da Nicolicchia, alcuni dei quali protetti dall’anonimato. Nicolicchia avrebbe registrato la sua utenza su una piattaforma a pagamento, che serve a filtrare messaggi e chiamate per blindare i numeri da cui partono.