L’uomo, un netturbino 51enne di Favara (AG), arrestato il 10 gennaio del 2018, con l’accusa di aver violentato più volte la figlia, colpendola con calci e pugni per stordirla, anche in presenza dei tre nipoti, era tornato libero per scadenza dei termini.
Adesso, è arrivato il rinvio a giudizio, al termine dell’udienza preliminare, disposto dal gup del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto, il quale, mandato a processo anche la moglie e due cognati dell’uomo, accusati di favoreggiamento, per avere mentito al pm durante le indagini.