La Squadra Mobile della Questura di Trapani e la Squadra Pegaso della Sezione Investigativa del Commissariato di P.S. di Mazara del Vallo, con l’ausilio della Squadra Cinofili della Questura di Palermo, hanno arrestato traevano per il reato di detenzione ai fini di spaccio di marijuana un noto
pregiudicato mazarese di 26 anni con precedenti specifici, A.Q..
L’intensa attività di indagine, condotta senza tregua dagli
investigatori della Questura e del Commissariato con i metodi classici degli appostamenti e del pedinamento a distanza ravvicinata, aveva fatto emergere più di un sospetto nei confronti del mazarese residente in Piazza
Europa.
Gli agenti di Polizia, con l’ausilio dei cani antidroga, riuscivano ad accedere all’interno della palazzina senza essere notati e procedevano all’immediata perquisizione dell’abitazione dove A.Q. risiede insieme alla compagna.
Nonostante dentro l’appartamento sembrasse tutto in regola, notando l’atteggiamento sospetto e nervoso di A.Q., gli operatori facevano intervenire le unità cinofile specializzate, le quali fiutavano una traccia proveniente dalla parete antistante la porta del bagno, ove una mattonella in particolare era non perfettamente allineata alle altre. I poliziotti, quindi, una volta divelte poche mattonelle da una porzione del
muro, scoprivano una intercapedine. Al suo interno erano nascoste ben 12 buste di plastica contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana, dal peso approssimativo di 1 kg, già pronta per la vendita, oltre a
dei semi della stessa tipologia, un bilancino, un paio di forbici e una pistola giocattolo col tappo rosso rimosso.
Come accaduto in occasione dell’arresto del 16 maggio, anche A.Q. riteneva di poter aggirare
controlli e sospetti operando nella segretezza del proprio appartamento. A. Q. è stato condotto negli uffici del Commissariato di Mazara del Vallo
ed è stato tratto in arresto in quanto ritenuto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di
sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, ai sensi dell’art. 73 del D.P.R. 309/1990. La vendita della
sostanza stupefacente sul mercato avrebbe fruttato una somma stimata di € 10.000,00.
Come da disposizioni impartite dal P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di
Marsala, completata la redazione degli atti di polizia giudiziaria, il soggetto arrestato e fotosegnalato è stato
condotto presso la sua abitazione, ove era già posto in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria procedente. L’arresto è stato successivamente convalidato e all’udienza che si è svolta nelle
forme del rito direttissimo l’indomani mattina, il G.I.P. ha disposto l’applicazione della misura cautelare
degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.