Ieri, seconda seduta di Maggio del Consiglio comunale di Marsala, i lavori sono stati aperti dal presidente Enzo Sturiano – presente l’assessore Salvatore Accardi – con la comunicazione della firma della delibera che intende aggiornare lo Statuto comunale, anche al fine di istituire la figura del “garante della disabilità”.
Successivamente, il consigliere A. Galfano ha partecipato all’Aula il ringraziamento del regista Giorgio Magnato per l’impegno del Consiglio volto a fargli ottenere – quale illustre artista – il beneficio della Legge Bacchelli; poi ha rivolto un plauso al “Il Vomere” per il servizio che la Rai ha dedicato allo storico periodico siciliano e che ha dato lustro anche alla città di Marsala.
Dopo la comunicazione di A. Rodriquez riguardante la precarietà scuola Lombardo Radice e per la quale chiede una urgente bonifica, il presidente Sturiano ha espresso le condoglianze dell’intero Consiglio all’Arciprete don Marco Renda, colpito da un grave lutto.
Subito dopo, L. Licari ha illustrato la mozione (iscritta al punto 26 dell’Odg; prima firmataria la stessa consigliera) avente per oggetto “Assegnazione della sede di un locale all’interno di Palazzo VII Aprile all’ANPI”. In pratica, con l’atto – proposto a sostegno della richiesta avanzata dalla locale sezione dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani – i firmatari hanno chiesto “la concessione dei locali alla suddetta Associazione”.
Il dibatto politico che si è conseguentemente sviluppato, ha registrato reiterati interventi dei consiglieri che hanno preso la parola e che ha fatto emergere due opposte posizioni. Da un lato, i consiglieri favorevoli a concedere un locale di Palazzo VII Aprile tenuto conto che “l’ANPI non ha scopi politici, racchiude valori fondanti della nostra democrazia, è senza bandiere”. Dall’altro, i consiglieri che – pur nella assoluta condivisione di dare una sede all’ANPI – hanno ritenuto la questione “mal posta e forse anche illegittima, in quanto non si può prescindere da un Regolamento che disciplina l’assegnazione tramite avviso pubblico dei locali indicati come disponibili”, in cui – per molti – non rientra Palazzo VII Aprile.
Nel corso del dibattito, anche l’intervento tecnico del segretario generale B. Triolo il quale ha affermato che “la mozione non attiene a questioni di legittimità e non è vincolante; per la sua applicazione occorrerà poi valutare che la mozione sia in linea con il quadro normativo di riferimento”. Da più parti quindi, a cominciare dallo stesso presidente Sturiano, è stata manifestata la richiesta di rimodulare la mozione al fine anche – come è emerso in Aula – di non equivocare sull’alta considerazione del prestigio dell’ANPI che non è affatto messa in discussione. Invito non raccolto dai firmatari che, al contrario, hanno chiesto che l’Aula “di schierarsi”, esprimendo con una votazione l’accoglimento o meno della proposta così come formulata. Di fronte a questa presa di posizione, da molti considerata come “un aut aut, una sfida, un volere lo scontro”, la mozione è stata posta in votazione e respinta dal Consiglio con 8 favorevoli, 11 contrari e 8 astenuti.
Prima di chiudere la seduta, il Consiglio ha approvato il riconoscimento di un debito fuori bilancio (punto 15), rinviando per approfondimenti quelli ai punti 16 e 17.
Nella prossima riunione dei capigruppo sarà fissata la nuova sessione dei lavori consiliari