Si intitola “Vertigini a cielo aperto” la mostra di Ada Loffredo in programma dal 10 al 31 maggio 2019 a Palermo, da Spaziocentotre Arte Contemporanea, in via Principe di Belmonte 103.
L’esposizione, che sarà inaugurata venerdì 10 maggio alle 18,30, comprende una cinquantina di dipinti, oli su tela raffiguranti paesaggi madoniti, oltre a ritratti, autoritratti e qualche natura morta ad olio su tavola. Si tratta per la maggior parte di opere inedite di recente realizzazione. Saranno esposte anche due grandi tele (m3x2), raffiguranti rispettivamente un paesaggio boschivo delle Madonie e una figura femminile.
Cura e allestimento sono di Francesco, Giuseppe e Maria Giulia Fecarotta. Catalogo a cura di Giuseppe Fecarotta, con una presentazione di Silvio Governali. L’ingresso è libero.
Ancora una volta, al centro dell’arte di Ada Loffredo c’è la passione e l’amore per la Sicilia, per i suoi paesaggi, per i boschi, ma anche l’indagine sulla donna, a partire dagli autoritratti, che rendono Ada un’artista a tuttotondo, interprete dello spirito della vita che si manifesta ora nella potenza della Natura, ora nei ritratti femminili.
“Quella di Ada Loffredo – come scrisse Vincenzo Consolo – è una pittura che sembra realistica, di quella realtà oggettiva, esterna, ritrasferita scrupolosamente sulla tela. E invece sono i suoi paesaggi immagini di luoghi, di «querce, sugheri, lecci, frassini, olmi, pini, aceri, faggi», di casupole o villaggi in quella natura immersi, visti con gli occhi della memoria o del sogno; memoria e sogno come sostanza della nostalgia o del desiderio. Sono soffusi di una luce che non ha nulla della reale luce siciliana che ogni cosa incendia, sbianca, rende squillante ed espressiva; soffusi d’una luce corposa, di tramonto caldo, sensuale, scomparso il sole d’una estate «apocalittica», come chiamò Lampedusa quella siciliana, che sembra sprigionare dagli oggetti, dai tronchi, dalle foglie, dalla terra, dai muri, dalle tegole. E gli azzurri, i viola, i verdi, i bianchi, i bruni della tavolozza diventano come cristalli, pietre d’un mondo minerale che emana lampi, bagliori, effusioni, come da semplici, occulti, cuori di fuoco”.
Ada Loffredo, nata a Roma e residente a Palermo, sin dall’infanzia si è sempre dedicata al disegno e alla ceramica. Allieva di Aldo Pecoraino, si è accostata alla pittura seguendo un grado di professionalità che le consentisse di esprimere pienamente il suo talento e la sua poetica ricca e obiettiva.
La mostra può essere visitata dal 10 al 31 maggio 2019, il lunedì dalle 16,30 alle 20 e dal martedì al sabato con questi orari: 10,00 – 13,00 / 16,30 – 20,00.