I Carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo hanno tratto in arresto G.D., trentenne mazarese, con l’accusa di aver compiuto atti persecutori nei confronti della propria ex fidanzata, anch’essa mazarese.
Nello specifico, i militari, su richiesta di un privato cittadino, si recavano presso un’abitazione di Mazara del Vallo, dove era stata segnalata una lite in famiglia.
Giunti immediatamente sul posto i Carabinieri notavano il predetto G.D., in evidente stato di agitazione, mentre cercava in tutti i modi di forzare la porta di ingresso dell’abitazione della sua ex fidanzata, prendendola a “calci”. Solo il tempestivo arrivo della pattuglia dei Carabinieri impediva all’uomo di portare a termine il suo intento e evitava che si giungesse a ben più gravi conseguenze. Infatti, il giovane mazarese, nonostante la presenza dei militari, andava in escandescenza, continuando a proferire minacce di morte nei confronti della ex fidanzata e della madre convivente. Data la gravità della situazione, l’uomo veniva accompagnato in caserma per gli approfondimenti del caso per poi essere, concluse le formalità di rito, dichiarato in stato di arresto.
Già da una prima ricostruzione dei fatti, si delineava un grave quadro indiziario: emergeva, infatti, che G.D. non era nuovo a condotte del genere, anzi lo stesso, nel corso del tempo, si era reso responsabile di una nutrita serie di episodi di pesanti interferenze nella vita privata della persona offesa, mettendo in atto comportamenti caratterizzati da assillante insistenza e ossessiva ripetitività, con frequenti telefonate e appostamenti nei luoghi solitamente frequentati dalla giovane che, oltre a costringere sia la stessa che la di lei madre, a modificare le proprie abitudini di vita quotidiana, con netta diminuzione delle uscite da casa e delle frequentazioni sociali, aveva indotto un continuo stato di ansia e paura, cui si affiancava la sensazione di imminente pericolo per la propria vita e di essere seguita ed osservata.
Il livello di attenzione che i Carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo pongono nel contrasto di reati quali i maltrattamenti in famiglia e gli atti persecutori – sotto il costante coordinamento del Comando Provinciale dei Carabinieri di Trapani – è sempre altissimo. L’odierno sforzo operativo è frutto di un mirato impegno che i Carabinieri vogliono riporre per tutelare le vittime di tali reati ma, certamente prezioso, è il contributo delle vittime stesse che devono trovare il coraggio di denunciare tali gravi e spiacevoli episodi ed evitare di sottovalutare il problema che potrebbe evolversi con conseguenze ben più gravi. La denuncia alle Forze dell’Ordine è, infatti, il primo e irrinunciabile step per mettere le Istituzioni a conoscenza di tali fatti reato per offrire alle vittime l’aiuto di cui hanno bisogno.