“La notte in cui sono entrato negli Eiye è stata tremenda… mi hanno gettato a terra, mi hanno picchiato in tutto il corpo per alcune ore…continuavano a ripetermi che quello che succedeva lì doveva rimanere segreto. Mi hanno fatto ripetere che quel giorno sarei diventato un membro della Eiye Confratenity… Ho giurato di diventare un membro della confraternita e poi mi hanno dato il mio bird name all’interno del cult che è Sparrow”. A parlare è uno dei capimafia nigeriano che si è pentito e che collaborando con la Questura di Palermo ha con sentito di mettere a segno l’indagine anticrimine che è sfociata nel blitz di ieri a Ballarò di cui abbiamo parlato ieri (leggi qui)
A Chuckwudi Ofladu, uno dei due collaboratori di giustizi, trema ancora la voce quando racconta cosa è davvero accaduto, ovvero l’iter iniziatico propedeutico per la sua affiliazione nell’associazione criminale che operava indisturbata a Ballarò, il popolare e popoloso quartiere palermitano. La banda di nigeriani aveva il monopolio sullo spaccio della droga e sulla gestione della prostituzione.
“Mi hanno picchiato talmente forte che pensavo di morire. Non potevo parlare, c’erano circa venti persone lì in quel posto, ma non so in quanti mi hanno colpito, ero bendato. Possono usare qualunque cosa per colpirti. Tutto tranne spararti, usano pezzi di legno, bastoni, asce, coltelli. Danno colpi a entrambe le orecchie contemporaneamente…Ci sono persone che sono entrate negli Eiye che sono rimaste zoppe o che non sentono più… E’ per questo che sono così violenti”. In pratica, l’aspirante “bird”, ovvero il potenziale affiliato, prima di far parte di cosa nostra nigeriana deve essere sottoposto a violenze brutali per testarne la “serietà” e l'”affidabilità”.
“Poi mi hanno tolto la benda mi hanno detto di tenere gli occhi chiusi – continua Ofladu – Di colpo mi hanno aperto gli occhi a forza e ci hanno gettato dentro qualcosa come del pepe… Io non riuscivo a vedere, mi davano schiaffi sulle orecchie… Poi è arrivato l’Ibaka (il nome del capo, ndr) che è la persona con cui si fa il giuramento”. Dopo queste immani torture psicologiche e fisiche, l’aspirante bird deve ripetere il giuramento che è composto da queste parole:
“Giuro di sostenere la confraternita Eiye moralmente, spiritualmente, finanziariamente e in qualsiasi altro modo e se non lo faccio che il vulture spietato possa strapparmi i miei due occhi. Da oggi giuro di sostenere questa confraternita con tutto il mio cuore con fiducia, convinzione e fratellanza e di rispettare il mio Ibaka”. Dopo questo giuramento, il nuovo affiliato deve bere un liquido composto da gin, acqua, sangue e pepe.
Dalle intercettazioni è emerso come per diventare un Eiye il nuovo affiliato debba pagare una cifra che va dai 300 ai 500 euro che in parte vanno ai capi nazionali.