Sono soprattutto produttrici, enologhe, agronome, manager e spesso tutto questo insieme. Hanno la capacità di fare squadra per promuovere il territorio e il vino mettendoci testa, cuore e cervello, come solo le donne sanno fare. Donne passionali ed energiche che diffondono la cultura del vino valorizzando la figura femminile in un settore che fino a poco tempo fa era considerato prettamente maschile.
L’associazione Nazionale Donne del Vino, è nata nel 1988 e conta più di 750 associate.
La Presidente in carica è Donatella Cinelli Colombini, senese, produttrice di Brunello di Montalcino e docente di Turismo del vino.
La prima riunione del 19 marzo era composta da 70 donne e presieduta dalla fondatrice Elisabetta Tognana. Oggi, con più di 750 associate copre, in modo capillare tutto il territorio nazionale, ogni regione fa capo ad una delegata.
L’obiettivo dell’Associazione è diffondere la cultura e la conoscenza del vino attraverso la formazione e la valorizzazione del ruolo della Donna imprenditrice nel settore vitivinicolo ed enoturistico. Lo scorso martedì 8 gennaio, le socie siciliane si sono riunite per scegliere il nuovo delegato regionale che rimarrà in carica per il prossimo triennio. All’unanimità è stata eletta
Roberta Urso, Pr Manager di Cantine Settesoli. “È con immenso piacere ed entusiasmo che ricevo questo incarico, perché credo nei valori che animano l’associazione, e che farne parte proattivamente rappresenti una grande possibilità per costruire una immagine ancora piu’ forte e positiva della Sicilia del Vino, quella animata e rappresentata da donne di carattere proprio come noi”. Con queste parole la Urso ha commentato la sua elezione.
La riunione è stata anche l’occasione per scegliere il vice delegato, nuova figura introdotta dall’associazione Donne del Vino sia a livello nazionale che regionale. Si è deciso di affidare questo importante ruolo di supporto e coordinamento a due produttrici che rappresentano la Sicilia orientale: Flora Mondello dell’azienda Gaglio Vignaioli e Stefania Busa’ di Cantina Rudini.
Gli obiettivi che l’Associazione si pone sono strettamente legati all’aspetto professionale: la realtà varia e complessa del vino esige che gli addetti ai lavori considerino impegno sociale la diffusione della conoscenza del prodotto e del suo interagire con il mondo esterno, non solo dal punto di vista agricolo e commerciale. Accrescere la cultura del vino e il consumo responsabile, promuovere il ruolo delle Donne del Vino nella società e nel lavoro, collegare le Donne del Vino favorendo le iniziative condivise, la formazione e i viaggi di istruzione, portare la voce delle Donne del Vino alle istituzioni e alle organizzazioni del vino italiane ed estere.
I principi ispiratori dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino sono: il rispetto del consumatore, la tutela del paesaggio, la ricerca della naturalità, l’ educazione alla moderazione, la promozione della conoscenza del vino e del suo utilizzo come componente della dieta corretta, la sensibilizzazione sul valore etico ed edonistico del cibo, aggiornamento costante professionale sia tecnico sia nella comunicazione, la promozione di eventi intesi a focalizzare l’attenzione del consumatore su vari temi in cui è impegnata l’Associazione