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All'”Abele Damiani” di Marsala, piccole eccellenze crescono

Lo storico Istituto Agrario di Marsala ha sede nei locali dell’ex Convento di San Carlo, costruito nei primi anni del XVII secolo nell’odierna via Trapani. Il convento venne edificato per volere di Don Francesco La Barbera. Ci sono voluti però più di trecento anni perchè diventasse la sede dell’I.I.S, ovvero dell’istituto agrario,. Nel 1932, in epoca fascista, venne convertito nel Regio Istituto Tecnico Agrario intitolato ad“Abele Damiani” illustre cittadino marsalese che ricoprì un ruolo importante nell’Unità d’Italia. Da quel momento, l’istituto non ha mai smesso di formare didatticamente eccellenze che si distingueranno nel settore vitivinicolo, carro trainante dell’economia marsalese. Enologi ed agronomi che poi lavoreranno nel sempre attivo “mondo del vino” sono stati infatti studenti di questo rinomato istituto che “decanta i professionisti del vino”.

Dal 1° settembre 2000, per gli effetti della razionalizzazione della rete scolastica del territorio, all’Istituto “A. Damiani” è stato annesso l’Istituto Professionale per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale. Otto anni dopo, è la volta dell’annessione dell’Istituto Professionale Alberghiero che prepara i giovani studenti ad entrare nel mondo della ricettività e della ristorazione.

L’Istituto Tecnico Agrario fa parte del settore tecnologico e ha come obiettivo didattico l’acquisizione delle competenze necessarie per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l’accesso all’Università.
Nell’indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” sono previste tre articolazioni “Produzioni e Trasformazioni”, “Gestione dell’Ambiente e del Territorio” e “Viticoltura ed Enologia”.

Gli studenti possono esercitarsi nella pratica al “Podere Badia“, un laboratorio sperimentale e dimostrativo dove si utilizzano le più moderne tecnologie. Si trova nella zona del parco dello Stagnone a 1 Km dalla sede. Diciotto ettari destinati a vigneto, oliveto, agrumeto, frutteto e seminativo. L’azienda è dotata di un parco macchine ed attrezzi agricoli molto variegato. Sono in fase di realizzazione sinergie con l’Assessorato Regionale all’Agricoltura oltre che con privati per la definizione dei genomi dei vitigni autoctoni, per testare fitofarmaci e valutarne i residui e per dare vita a diverse sperimentazioni di colture assolutamente biologiche e per biocarburanti.

La partecipazione al Vinitaly 2018 degli studenti dell’Istituto Agrario ed Alberghiero “Abele Damiani” di Marsala ha consentito loro di ricevere apprezzamenti e un bagaglio di esperienze spendibili in futuro. La delegazione di cinque studenti era guidata dal dirigente scolastico Domenico Pocorobba e dal professore Alfonso Sanfilippo, era composta da cinque ragazzi che frequentano le classi terminali dell’alberghiero:
Valery Corso, Andrea Gerardi, Dalila Lamia, Desirè Lomanto e Giovanna Parrinello.
Gli studenti hanno accolto turisti e visitatori, curando con entusiasmo e professionalità la degustazione dei vini in mescita e la descrizione delle loro caratteristiche tecniche, rispondendo sia in italiano che in lingua straniera alle richieste e alle curiosità dei fruitori.

Significativa esperienza anche quella fatta, sempre al Vinitaly di Verona, nel 2016. Gli alunni delle quinte classi dell’ agrario e dell’ alberghiero, in quel caso, hanno visitato l’azienda vitivinicola Zonin. Sono stati accolti dalla responsabile che li ha guidati per gli splendidi corridoi che raccontano più di cento anni di storia della famiglia e poi l’enologo ha illustrato ai ragazzi le varie fasi della produzione e imbottigliamento del prosecco. La domenica e il lunedì sono stati dedicati al Vinitaly: gli alunni hanno avuto modo di visitare il padiglione Sicilia dove hanno incontrato anche produttori vinicoli marsalesi e i padiglioni delle altre regioni dove hanno degustato i migliori vini italiani e si sono intrattenuti a parlare e chiedere spiegazioni mostrando interesse e curiosità. Alcuni alunni sono riusciti ad immortalare una stretta di mano con il Presidente della Repubblica Mattarella.

Il buon lavoro svolto dal dirigente Pocorobba che “ascolta” i giovani studenti e dai docenti, è un felice connubio fra professionalità e formazione, un mix vincente per entrare nel mondo del lavoro.


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